Consiglio d’Europa: richiamo alla Grecia sulla situazione carceraria e le condizioni inumane dei detenuti

Il Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt) oggi richiama la Grecia perché “troppi prigionieri continuano a essere detenuti in condizioni che rappresentano un affronto alla loro dignità umana”. Lo fa attraverso il rapporto sulle condizioni di detenzione nelle prigioni elleniche. Il Cpt invita le autorità a garantire che le carceri non siano un semplice centro di deposito di persone in “condizioni di sovraffollamento, pericolose e precarie”. Occorrono investimenti in personale sufficiente e competente, condizioni umane di detenzione e percorsi miranti al reinserimento. Al momento della visita di novembre/dicembre 2021 da cui è nato il rapporto, 24 delle 34 carceri erano sovraffollate, in 15 il tasso di occupazione era superiore al 130% della loro capacità ufficiale. Particolare allarme suscita l’ospedale psichiatrico per prigionieri di Korydallos: “un istituto così trascurato da non essere in grado di fornire cure adeguate ai suoi pazienti”. Criticato anche il modo in cui vengono effettuate le autopsie e la mancanza di indagini approfondite sui decessi in custodia. Tra le raccomandazioni del Cpt: fermare il sovraffollamento carcerario, investendo e ponendo ulteriore enfasi sulle misure non detentive nel periodo precedente l’irrogazione della pena; aumentare il ricorso alle alternative alla detenzione; distribuire in modo più uniforme la popolazione carceraria, tenendo presente la necessità di considerare la vicinanza alla famiglia o alla residenza del detenuto.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa