Ebrei: 84 anni dopo la legge sulla “difesa della razza nella scuola fascista”, a Rondine le vittime tornano tra i banchi per un giorno con un saluto anche di Liliana Segre

84 anni dopo la promulgazione del “Rdl 5 settembre 1938, n. 1390, per la difesa della razza nella scuola fascista”, alunni e testimoni della discriminazione si ritroveranno il 5 settembre presso Rondine Cittadella della pace. L’iniziativa è realizzata da Rondine Cittadella della pace in collaborazione con l’Unione delle comunità ebraiche italiane. I 31 studenti del “Quarto Anno Rondine”, che hanno scelto di frequentare il quarto anno delle superiori nella Cittadella di Arezzo, si troveranno quest’anno tra i banchi nel primo giorno di scuola anche un gruppo di ex alunni ebrei, che nel 1938 furono cacciati dalla scuola italiana, vittime della discriminazione e della persecuzione del fascismo, che proprio il 5 settembre del 1938, con il “Regio Decreto legge n.1390 per la difesa della razza nella scuola fascista”, promulgava la sua prima normativa antiebraica. L’iniziativa – si legge in un comunicato congiunto di Rondine e Ucei – si svolge “nel borgo toscano dove studenti italiani e giovani di tutto il mondo, ‘nemici’ tra loro, appartenenti a popoli in guerra, si formano fianco a fianco per essere agenti del cambiamento e leader di pace a partire dalla costruzione della relazione. Questo è il cuore del Metodo Rondine per la trasformazione del conflitto. La relazione come antidoto per l’odio, capace di decostruire l’idea del nemico che nasce dalla paura”. Alla “lezione” prenderanno la parola il vicedirettore del quotidiano La Repubblica, Francesco Bei, il presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari, la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni e – da remoto – il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. L’iniziativa sarà salutata da un videomessaggio della senatrice a Vita Liliana Segre.

 

 

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