Assunta: mons. Testore (Acqui), “ci invita al rispetto della dignità dell’uomo e a quella della creazione”

La festa dell’Assunzione di Maria “ci invita in primo luogo a vedere la dignità profonda di ciascuno e a capire che se ogni essere umano è chiamato a partecipare alla vita divina ha in sé una dignità grandissima che va sempre salvaguardata e che nostro compito è proteggere questa dignità, che non va mai svilita”. Lo ha ricordato ieri mons. Luigi Testore, vescovo di Acqui, in occasione della solennità dell’Assunzione in Cielo di Maria.
Nell’omelia, il presule ha evidenziato che “purtroppo sappiamo che noi ne siamo spesso incapaci, sia perché talvolta noi stessi non sappiamo rispettarci e valorizzarci, sia perché spesso non sappiamo rispettare e valorizzare gli altri. L’umanità vive la continua tentazione di schiacciare e usare l’altro, di ridurre la libertà dell’altro per favorire un interesse di parte. Questo lo vediamo in particolare quando si arriva a situazioni di guerra”. “Nel mondo – ha proseguito – ci sono varie guerre in corso, ma noi non possiamo che vivere con particolare attenzione quella che ci è più vicina, derivante dall’invasione dell’Ucraina. In un contesto di guerra vediamo al suo massimo grado l’incapacità di rispettare la libertà e la dignità di ciascuno”. “In una guerra – ha ammonito il vescovo – non c’è più nessuna attenzione per la vita e per la persona”. “Per questo – ha osservato mons. Testore – chiamiamo Maria Regina della pace, perché colei che già vive la pienezza in Dio ci invita a superare questi comportamenti assurdi dell’umanità e a cercare al contrario di valorizzare e proteggere ogni essere umano”.
Il vescovo ha poi sottolineato che “Maria, che è Regina dell’Universo, ci invita anche al rispetto della dignità della creazione. Noi esseri umani abbiamo avuto in dono e in eredità questo bellissimo pianeta, con la straordinaria varietà della natura e con i frutti abbondanti che essa produce. Il compito che Dio ha affidato all’umanità è quello di preservare, coltivare e custodire questo ambiente bellissimo”. “Purtroppo noi facciamo molta fatica a trovare il giusto equilibrio tra la necessità dello sviluppo, il soddisfacimento delle nostre esigenze e la capacità di non rovinare il mondo che ci è stato affidato”, ha aggiunto rilevando che “oggi nel suo sviluppo tecnologico e scientifico l’umanità ha raggiunto anche la capacità di distruggere il mondo”. “Guardare al destino dell’umanità nella pienezza di Dio, che ci è oggi rappresentato da Maria, ci invita invece a metterci umilmente a servizio del progetto di Dio e a fare di tutto, anche nelle nostre scelte personali, per salvaguardare e proteggere la natura”, il richiamo di mons. Testore.

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