Natale: Spoleto-Norcia, messa di mons. Boccardo in carcere. Ai detenuti, “non permettete che le tenebre abbiano il sopravvento, il bene è più forte del male”

Spoleto-Norcia, messa mons. Boccardo in carcere (Foto arcidiocesi Spoleto)

“Nessuno è estraneo al Natale”. Così l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, si è rivolto ai detenuti nella Messa di Natale celebrata ieri nel carcere di Spoleto. Con l’arcivescovo hanno concelebrato il cappellano, mons. Eugenio Bartoli, e il direttore della Caritas diocesana, don Edoardo Rossi. Erano presenti anche il direttore della struttura, Chiara Pellegrini, e il comandate del corpo di Polizia Penitenziaria, Marco Piersigilli. “Gesù – ha proseguito il presule nell’omelia – è venuto alla luce dalle tenebre per dirci che il bene è più forte del male. Tutti abbiamo desideri di bene, di pienezza e di bontà. Questi, però, devono fare anche i conti con l’inclinazione al male dell’uomo. Ma il Signore viene a mettere un germe di luce. Tocca a noi, là dove siamo, anche a voi che vivete in carcere, prendersene cura e farlo crescere. Ciò richiede sacrificio, costanza e determinazione, ma abbiamo una grande certezza: Cristo viene per tutti, senza condizioni. Anche per voi, cari amici, con la vostra storia fatta di luci e di tante ombre”. Al termine della messa un detenuto, a nome di tutti gli altri, ha rivolto un saluto a mons. Boccardo e un altro ha consegnato al vescovo un quadro della Madonna col Bambino da lui dipinto. E l’arcivescovo ha ripreso la parola: “Vi lascio un ‘compito’: provate a trovare il bene anche qui nel carcere, senza sognare quello che ancora non c’è. Non permettete che le tenebre abbiano il sopravvento, ricordate sempre che il bene è più forte del male”. Mons. Boccardo si era già recato in carcere il 21 dicembre scorso, insieme a don Rossi e ad alcuni volontari della Caritas, per consegnare personalmente, cella per cella, un dono di Natale preparato dalla Caritas per i detenuti. All’interno del carcere di Spoleto la Caritas diocesana, grazie alla sensibilità della direzione, ha avviato un centro di ascolto aperto due volte al mese per rendere più forti e solidali le relazioni fra i detenuti e le persone libere. Accanto al dialogo, i volontari consegnano anche dei beni di prima necessità, frutto della solidarietà dei fedeli dell’Archidiocesi. Al 31 agosto 2022 sono stati consegnati: 279 prodotti per l’igiene personale; 72 indumenti intimi; 52 indumenti sportivi; 27 paia di scarpe.

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