Covid-19: conclusa l’esperienza di “Acireale Dona” sostenuta da comune e diocesi per aiutare le famiglie in difficoltà

È giunta al termine l’esperienza di “Acireale Dona” che ha assicurato assistenza alle famiglie nel periodo dell’emergenza da Covid -19 e ha contribuito alla fase della ripartenza per la realizzazione di otto progetti con un impegno economico di circa 53mila euro.
Ieri alla presenza di Rosamaria Garozzo, amministratore unico di “Acireale Dona”, e del comitato rappresentato dal vescovo Antonino Raspanti e dal sindaco Stefano Alì, è stato presentato all’Archivio storico diocesano il rendiconto di quanto compiuto.
Il 30 marzo 2020 fu costituito il comitato dalla diocesi di Acireale e dall’amministrazione comunale acese per fronteggiare la prima fase dell’emergenza socio-economica derivata dalle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 e fu attivato un fondo di 30mila euro (20mila il comune e 10mila la diocesi).
Nella prima fase emergenziale, nella quale si è attivata la raccolta fondi in città, sono state aiutate 700 famiglie con 2.300 componenti circa, di cui 550 minori; ulteriori 500 famiglie con 180 consegne di alimenti e prodotti sanitari; inoltre sono stati distribuiti 2.450 buoni da 20 euro. Hanno ricevuto aiuti anche le Piccole Sorelle dei Poveri, la Comunità San Camillo, l’Associazione Madonna della Tenda, l’Associazione S. Vincenzo de Paoli e la comunità musulmana. Preziosa la collaborazione della Caritas diocesana e delle associazioni di volontariato. Il tutto è stato erogato attraverso le comunità parrocchiali. Nella seconda fase, inoltre, il comitato ha deciso di incrementare il fondo con altri 30mila euro (20mila il comune e 10mila la diocesi).
La pandemia da Covid-19 ha messo però a dura prova la popolazione anche sotto gli aspetti sanitari, economici e relazionali. Bambini e adolescenti sono state fra le categorie più colpite dal punto di vista dell’apprendimento scolastico e della socializzazione, dei giochi di gruppo e dello sport. Dopo l’approvazione del bilancio del 2021, con residuo di circa 42mila euro e deliberando l’integrazione di 12mila euro (6mila il comune e 6mila la diocesi), si è convenuti di realizzare un progetto-intervento destinato a bambini e adolescenti che frequentano gli oratori di alcune parrocchie del Comune di Acireale.
Il titolo del progetto “Cibo per la mente, respiro per il cuore” sottolinea e valorizza il significato di immaterialità dell’alimentazione, altrettanto necessaria e fondamentale, nella crescita e formazione dei destinatari.
Particolare attenzione, quindi, è stata dedicata a quelle parrocchie che sono presenti nei quartieri con maggiori problematiche quali la saltuarietà e mancanza di lavoro dei genitori, marginalità sociale, spaccio di sostanze stupefacenti, insufficiente preparazione scolastica e aumento della dispersione scolastica. Sono stati coinvolti, pertanto, in questa terza e ultima fase della ripartenza, molti parroci e ogni parrocchia/quartiere ha presentato un progetto, richiedendo un contributo per la sua attuazione. In tutto i progetti sono otto.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori