Papa Francesco: ai Vigili del Fuoco, “siete come il buon Samaritano”. “Fraternità è risposta per costruire una società migliore”

(Foto Vatican Media/SIR)

La professione dei Vigili del Fuoco ha “il carattere di una missione: una missione di servizio alla gente nei momenti di bisogno, dalle piccole alle grandi emergenze che possono capitare; una missione di servizio alla dignità delle persone, che nella difficoltà non vanno mai abbandonate; una missione di servizio al bene comune della società che, specialmente nei momenti di crisi, come quello che stiamo vivendo, necessita di forze sane, affidabili, che lavorano con tenacia nel nascondimento”. Così Papa Francesco si è rivolto ai Vigili del Fuoco ricevuti oggi in udienza con i loro familiari nell’Aula Paolo VI in Vaticano. “Nella prospettiva cristiana, questo particolare lavoro che voi avete abbracciato trova riscontro nella parabola del buon Samaritano – ha affermato -, il quale, incontrando per la strada un uomo derubato, ferito e abbandonato, se ne fece carico con grande compassione e generosità (cfr Lc 10,33-35)”.  “Quest’uomo – ha proseguito – dimostra carità e disponibilità assistendo il malcapitato nel momento del massimo bisogno. E questo quando tanti altri – per indifferenza o per durezza di cuore – hanno girato lo sguardo dall’altra parte. Il buon Samaritano insegna anche ad andare oltre l’emergenza e a predisporre, potremmo dire, le condizioni per un ritorno alla normalità. Egli, infatti, dopo aver prestato il primo soccorso, porta il ferito in un albergo e lo affida all’albergatore perché possa ristabilirsi.
Il protagonista di questa parabola ci manifesta la compassione e la tenerezza di  Dio; ci dice che la fraternità è la risposta per costruire una società migliore, perché l’estraneo che incontro ferito lungo la strada è mio fratello”. In vista del Natale, la festa che più di ogni altra riassume in sé i valori di “vicinanza, compassione, tenerezza; solidarietà, servizio, fratellanza” il Papa ha invitato tutti a fare in modo che “questa grande ricorrenza cristiana” diventi “occasione perché tutti scoprano e sperimentino quanto Dio ami l’uomo, ogni essere umano”.

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