Povertà educativa: Napoli, approdati dopo 85 giorni di viaggio i 6 ragazzi che hanno partecipato al progetto “A scuola per mare”

(Foto: progetto "A scuola per mare")

Sono approdati simbolicamente a Napoli, dopo un viaggio di 85 giorni attraverso il Mar Tirreno, i 6 ragazzi protagonisti del modulo autunnale di “A scuola per mare”, progetto nazionale contro la povertà educativa selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
Si tratta di giovani in condizione di fragilità; spesso in difficoltà a completare il ciclo di studi, una parte di loro è stata segnalata dai Centri per la Giustizia minorile.
“Ogni ragazzo ha seguito durante il viaggio uno specifico percorso educativo, in qualche caso è stato concordato con la scuola un programma didattico per permettere loro il ritorno in classe nelle prossime settimane. Tutti credo terminino questa esperienza con una maggiore consapevolezza di ciò che sono e di ciò che desiderano per il futuro”, dice Gabriele Gaudenzi, responsabile del progetto.
La navigazione a vela è un contesto ideale in cui sperimentare se stessi e sviluppare relazioni di collaborazione e fiducia: l’esplorazione della natura (i parchi marini protetti e l’emozione dell’incontro con balene e tartarughe marine) e la pratica dello sport (attività subacquea); la cura dell’ambiente con un progetto promosso in collaborazione con l’Acquario di Genova contro l’abbandono della plastica in mare; l’educazione alla legalità con la visita ai luoghi simbolo della lotta alla mafia in Sicilia e con l’incontro dell’associazione “Addio Pizzo”; l’inclusione e la diversità con la settimana di navigazione integrata con un gruppo di giovani ipovedenti de “Il Chiossone” di Genova.
Tra i ragazzi che hanno precedenti penali e sono inseriti in “A scuola per mare” nell’ambito della misura di messa alla prova, l’85% ha portato a termine il proprio percorso; di questi il 90% con esito positivo.
“Ci occupiamo di ragazzi che spesso vengono allontanati dalla scuola perché sono confusionari, disattenti, iperattivi o pluriripetenti – spiega Gaudenzi -: noi facciamo riscoprire loro il piacere di imparare attraverso qualcosa di diverso, qualcosa di pratico. Cerchiamo soprattutto di far capire loro che il sapere e la conoscenza possono cambiare il futuro, altrimenti saranno sempre destinati a rimanere ultimi tra gli ultimi”.
“A scuola per mare” continua dopo lo sbarco ieri: i ragazzi saranno accompagnati e seguiti per altri tre mesi dai referenti territoriali che hanno tessuto una rete di collaborazione con famiglia, scuola, servizi.

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