Diritti umani: Borsotto (Focsiv) al Papa, serve “fraternità” in un mondo di “fili spinati”

“Oggi festeggiamo le donne e gli uomini di fede, ispirati dal Concilio Vaticano II, che 50 anni fa decisero che per valorizzare il proprio impegno nella cooperazione internazionale era necessario camminare insieme, facendo nascere la Focsiv”. E’ il saluto di Ivana Borsotto, presidente Focsiv, al Papa, durante l’udienza concessa oggi ad una rappresentanza dei 94 soci della Federazione e due dei tre vincitori del XXIX Premio Volontariato Internazionale Focsiv 2022: Josefina Domingas José Cappellaro di Cope Tunisia, Premio Volontario Internazionale Focsiv 2022 e Ricardo Rao Difensore dei Diritti Umani Focsiv 2022 avvocato brasiliano indigenista del FUNAI, la Fundação Nacional do Índio. Mentre Clarisse Zouré dell’Union des associations des femmes de Garango partner di AES – CCC Premo Volontario dal Sud Focsiv 2022, che ha ricevuto il Premio Volontario dal Sud, non è potuta venire in Italia. “I loro valori e la loro esperienza continuano ad ispirarci”, ha proseguito Borsotto: “Lungo quel cammino, cerchiamo di essere prossimo nelle periferie più abbandonate, nei villaggi più lontani, nelle carceri più disumane, nelle rotte migratorie più crudeli, nei campi profughi più gremiti, nei Paesi martoriati dalle guerre. Dopo 50 anni, siamo 94 Organizzazioni che operano in 80 Paesi del mondo per i diritti umani, per la lotta contro la povertà e le diseguaglianze, per la dignità umana, per il dialogo interreligioso, perché i nostri progetti possano diventare una realtà di fraternità tra le religioni, e per la pace”. In un mondo in  cui  “tornano a cavalcare fame e povertà, malattie e guerra, minacce ambientali e fili spinati, con milioni di persone che lasciano le loro case per cercare un futuro migliore”, la Focsiv rilancia la Campagna 070 che chiede all’Italia di mantenere l’impegno, assunto in sede Onu nel 1970, di dedicare lo 0.7 per cento del reddito del nostro Paese all’aiuto pubblico allo sviluppo. Oggi, alle 15, a Via della Nocetta 30 all’interno di Villa Pamphilj,  sarà piantato un ulivo nel Giardino dei Giusti dell’Umanità. “Un albero dedicato alla Cooperazione Internazionale”, spiega la Focsiv: “ai tanti uomini e donne che quotidianamente sono impegnati in tante parti del mondo come costruttori di pace e a tutti coloro che, in questi anni, hanno perso la vita”.

 

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