Coronavirus Covid-19: Fism Sicilia, “il decreto sulle quarantene intempestivo e insufficiente”

“Il dibattito sull’effettiva pericolosità degli ambienti scolastici tende nelle ultime ore a straripare, prefigurando pericolosi orizzonti catastrofici. Guardare alle comunità scolastiche come al problema reale è come quando il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito. È altrettanto evidente però constatare che il virus, ancora una volta, ci ha colpiti in contropiede”. Lo dichiara la Fism Sicilia in una nota in cui commenta il decreto “quarantene” dei giorni scorsi, che considera “intempestivo e insufficiente”. “Metterà de facto, specialmente i servizi zero tre anni, le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, nella condizione di interrompere continuamente l’attività didattica e pregiudicare la relazione educativa. Sospendere l’attività con un solo caso positivo significa obbligare a un continuo stop & go che danneggia i bambini, scompiglia le famiglie e pregiudica la tenuta delle scuole”.
Prendendo come esempio quello che accadeva già nei vicini Paesi europei, la Fism Sicilia ribadisce che “doveva essere rafforzato il sistema sanitario, con maggiore spinta sulle vaccinazioni e il potenziamento del tracciamento”. “Non dobbiamo perdere ulteriore tempo, bisogna da subito e con urgenza potenziare i punti di vaccinazione, specialmente quelli pediatrici, organizzare lo screening in tutte le scuole e rafforzare le Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) dedicate alla scuola”. L’invito di Fism Sicilia è anche quello di “rafforzare il patto tra scuola e famiglia e richiamare le Istituzioni alle proprie responsabilità”. “Chiudere i cancelli delle scuole sarebbe soltanto un bieco tentativo di pulire la propria coscienza e sottrarsi dalle responsabilità per quello che si doveva fare e non si è fatto”.

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