Solidarietà: Unicef Italia, al via oggi “Bzr – Same but different” per aiutare bambini e adolescenti vulnerabili nel mondo

Viene lanciato oggi “Bzr – Same but different”, il temporary e-market di oggetti second-hand e non solo, curato dalla Community di NextGen Unicef Italia, il cui obiettivo è quello di raccogliere fondi per garantire un futuro migliore a tanti bambini e adolescenti nel mondo.
In esclusiva e per un periodo limitato, da oggi al 4 febbraio, “sul sito www.unicef.it/bzr sarà possibile trovare capi, accessori e oggetti di lusso offerti a prezzi accessibili al pubblico, donati da privati o da aziende che hanno creduto nel progetto e hanno scelto di destinare dei loro prodotti a questo nuovo e-commerce che unisce economia circolare e fine solidale per dare vita a una modalità di acquisto ancora più di valore”, spiega l’Unicef Italia in una nota.
Tutto il ricavato verrà utilizzato per supportare i programmi dell’Unicef a sostegno dell’emergenza in Afghanistan, con l’obiettivo di fornire tutto il materiale scolastico necessario per un anno per oltre 9.200 bambine e bambini che potranno continuare a studiare.
Nel corso del 2022 saranno previsti ulteriori drop, campagne di raccolta fondi limitate nel tempo, in cui verranno aggiunte nuove categorie di prodotti, ad esempio bambino e beauty.
Ogni drop supporterà una causa diversa: da Covax, per garantire un accesso equo e globale ai vaccini contro il Covid-19, all’educazione delle bambine e delle ragazze in Niger fino a Winterization, il programma per proteggere i più vulnerabili che vivono in alcune delle aree tra le più fredde del mondo.
A ideare l’e-market solidale è stata Ilaria Norsa, imprenditrice e stylist 37enne. “Bzr non è solo un e-commerce. Bzr è un progetto che ci rende orgogliosi perché permette all’Unicef Italia, grazie ai ragazzi di NextGen, di aprirsi a nuove idee e iniziative. Grazie a tutto il gruppo, e in particolare a Ilaria Norsa, Virginia Galateri e Annagreta Panconesi per essersi dedicate e aver realizzato a questa brillante iniziativa. Questo è solo l’inizio di un percorso che ci consentirà di aiutare tanti bambini vulnerabili nel mondo”, ha dichiarato Paolo Rozera, direttore generale di Unicef Italia.

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