India: sblocco fondi bancari delle Missionarie della Carità. Suor Prema, “lodo e ringrazio Dio per la cura che ha per noi e per i poveri”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Confermo la notizia. Lodo e ringrazio Dio per il suo grande amore e per la cura che ha per noi e per i nostri poveri. Dio vi benedica”. Con queste parole suor Mary Prema, attuale superiora generale delle Suore Missionarie della Carità, commenta al Sir la decisione presa il 7 gennaio scorso dal governo indiano di ripristinare la registrazione delle Missionarie della Carità al Foreign Contribution Regulation Act (Fcra) aprendo così di nuovo le porte all’organizzazione ai fondi esteri. Tedesca di origine, succeduta nel 2009 a suor Nirmala alla guida della Congregazione fondata da Madre Teresa, suor Prema aveva sempre ringraziato in questi giorni quanti si erano preoccupati per il blocco dei conti bancari esteri delle suore di Madre Teresa. Le suore non hanno mai espresso disappunto per l’azione del governo centrale ed hanno continuato la loro vita di preghiera e servizio ai poveri nonostante l’incertezza che gravava sul destino delle donazioni estere e di conseguenza sulle operazioni quotidiane dell’organizzazione. Era stata suor Prema a chiarire con una nota che la registrazione al Foreign Contribution Regulation Act delle Missionarie della Carità non era stata né sospesa né cancellata ma non approvata per “non aver soddisfatto le condizioni di ammissibilità”. Avevano pertanto chiesto ai loro centri di non operare alcun movimento bancario fino a che la questione non si fosse risolta. In India, sono circa 6.000 le organizzazioni non governative che hanno perso la licenza Fcra il 1° gennaio.

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