Ambiente: Istat, calate in Italia le emissioni di gas serra. Scende il consumo di suolo, sale la differenziazione dei rifiuti

“Nel 2019 diminuiscono le emissioni di gas serra in Italia (-2,8% rispetto all’anno precedente), confermando la tendenza al disaccoppiamento tra dinamica delle emissioni delle attività produttive e andamento del Pil”. Lo afferma oggi l’Istat diffondendo il “Rapporto SDGs 2021. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia”.
Nel 2019, le anomalie di temperatura media sulla terraferma registrano, rispetto ai valori climatologici medi del periodo 1961-1990, un incremento di 1,28 °C a livello globale e di 1,56 °C in Italia. Nel 2020 sono esposti in aree a rischio di alluvioni 22,57 abitanti per km².
La superficie forestale (boscata e non boscata) percorsa dal fuoco era pari a 1,2 per 1.000 km² nel 2019, con valori più elevati nel Mezzogiorno. Nello stesso anno la preoccupazione delle famiglie per i cambiamenti climatici è diminuita dell’1%, attestandosi al 70% (63,3% nel 2012).
Per quanto riguarda l’agricoltura, nel 2019 l’estensione delle coltivazioni biologiche raggiunge il 15,8% della superficie agricola utilizzata in Italia, quasi il doppio della media Ue. Miglioramenti anche per gli indicatori di pressione dell’agricoltura sull’ambiente. Nel 2019 sono stati distribuiti 485 kg di fertilizzanti e 13,2 di fitofarmaci per ettaro, rispettivamente il 5% e il 3,1% in meno dell’anno precedente. Diminuite anche le emissioni di ammoniaca (-1% sull’anno precedente e -7,4% dal 2009), restate entro i limiti fissati dalle direttive comunitarie.
Con 153 m³ annui per abitante, l’Italia occupa il secondo posto nella graduatoria europea del prelievo da corpi idrici superficiali e sotterranei per scopi idropotabili (dati 2018). Nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile sono stati erogati quotidianamente 215 litri per abitante (circa 5 in meno rispetto al 2015) che salgono a 237 nei Comuni capoluogo di Provincia. L’efficienza delle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile è in costante peggioramento dal 2008: la quota dell’acqua immessa che arriva agli utenti finali è pari al 58,0% nel 2018. Rimane elevata la quota di famiglie che dichiarano di non fidarsi a bere l’acqua di rubinetto (28,4% nel 2020) nonostante il leggero calo rispetto all’anno precedente (29,0%). È invece complessivamente stabile la quota di famiglie che lamentano irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua nella propria abitazione: 8,9% nel 2020 (8,6% l’anno precedente).
Nel 2019 è tornata a crescere la quota di consumo di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia mentre è proseguita la diminuzione della quota di rifiuti urbani conferiti in discarica, dal 21,5% al 20,9%, ma sono aumentati i volumi di rifiuti urbani raccolti per abitante, che superano quota 500 chilogrammi. In aumento, nel 2019, anche la percentuale di riciclaggio (+2,5%) e la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+3,1%).
I livelli di inquinamento atmosferico continuano a ridursi, ma a ritmo sempre più lento e con valori che rimangono, nel 2019, superiori alla media Ue27. Il consumo di suolo rallenta, ma non abbastanza da poter guardare con ottimismo all’obiettivo dell’azzeramento entro il 2030.

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