Ambiente: gli scienziati, rischio riscaldamento globale a 2°C. Mutamenti del clima più forti in alcune regioni del pianeta

L’odierno rapporto del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici fornisce nuove stime sulle possibilità di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5°C nei prossimi decenni. “A meno che non ci siano riduzioni immediate, rapide e su larga scala delle emissioni di gas serra – vi si legge – limitare il riscaldamento a circa 1,5°C o addirittura 2°C sarà un obiettivo fuori da ogni portata”. Il rapporto mostra che le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane sono responsabili di circa 1,1°C di riscaldamento rispetto al periodo 1850-1900. “Mediamente nei prossimi 20 anni la temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5°C di riscaldamento. Questa valutazione si basa sulle serie di dati osservati utilizzate per valutare il riscaldamento avvenuto nel passato. Queste serie di dati sono migliorate rispetto alle analisi precedenti”. “Questo rapporto è un riscontro oggettivo”, ha detto la co-presidente del Gruppo di lavoro I dell’Ipcc, Valérie Masson-Delmotte. “Ora abbiamo un quadro molto più chiaro del clima passato, presente e futuro, che è essenziale per capire dove siamo diretti, cosa si può fare e come ci possiamo preparare”. “Molte caratteristiche dei cambiamenti climatici dipendono direttamente dal livello di riscaldamento globale, ma ciò che le persone vivono in prima persona in diverse aree del pianeta è spesso molto diverso dalla media globale. Per esempio, il riscaldamento sulla superfice terrestre è più elevato rispetto alla media globale, nell’Artico è più del doppio”.
I cambiamenti climatici “stanno già influenzando ogni regione della Terra, in molteplici modi. I cambiamenti che stiamo vivendo aumenteranno con un ulteriore incremento del riscaldamento”, ha detto il co-presidente del Gruppo di lavoro I dell’Ipcc, Panmao Zhai.

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