Economia: Istat, “nel secondo trimestre 2020, caduta di entità eccezionale per il Pil italiano”

“Nel secondo trimestre, il Pil italiano ha registrato una caduta di entità eccezionale, condizionato negativamente dalla chiusura delle attività ad aprile. Gli indici della produzione industriale a maggio e giugno hanno segnalato una ripresa dell’attività e, a luglio, è proseguito il miglioramento della fiducia delle imprese”. Lo rileva l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, relativa al mese di luglio 2020. Soffermandosi sugli scambi con l’estero dell’Italia, l’Istituto di statistica evidenzia che a maggio indicano “una ripresa sia delle esportazioni sia, in misura più contenuta, delle importazioni”. “A giugno, si è registrata un’ulteriore marginale riduzione dell’occupazione in presenza di un ritorno alla ricerca del lavoro e una crescita degli acquisti di beni delle famiglie, tornati molto vicini a livelli pre-crisi. A luglio, è proseguita per il terzo mese consecutivo la fase deflativa dei prezzi al consumo condizionata dalla componente dell’energia. In rallentamento anche la core inflation, scesa al valore più basso da circa un anno e mezzo”.
Per quanto riguarda le ore lavorate pro-capite, a partire da maggio, con l’attenuazione delle misure restrittive prevista dal Dpcm del 26 aprile, si è avviato il processo di recupero che ha mostrato un primo aumento consistente di ore lavorate pro-capite (+5,8 ore rispetto ad aprile per il totale), rafforzatosi poi nel mese di giugno (+2,2 ore rispetto a maggio). La ripresa è stata più accentuata per gli autonomi (+11,7 e +3,6 ore rispettivamente a maggio e giugno) rispetto ai dipendenti (rispettivamente +4,1 e +1,8). Nel complesso, nel secondo trimestre sono state perse 3,3 ore in media per il totale degli occupati rispetto al trimestre precedente (-2,7 per i dipendenti e -5,4 per gli autonomi). “Il miglioramento segnato negli ultimi due mesi – conclude l’Istat – non ha quindi permesso di recuperare pienamente il gap segnato tra marzo e aprile. I livelli delle ore effettivamente lavorate pro-capite sono ancora inferiori rispetto a quelli di febbraio (-3,4 ore per il totale, -2,9 per i dipendenti e -5,2 per gli autonomi)”.

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