Giubileo 2025: mons. Sirufo (Acerenza), “andiamo a Roma pellegrinando nella speranza”

“Andiamo a Roma in pellegrinaggio diocesano, peregrinantes in spem, pellegrinando nella speranza che non delude (Rm 5,5), cioè Cristo ieri, oggi e sempre, come Papa Francesco ha voluto l’itinerario dell’Anno Santo. Offriamo il piccolo sacrificio del viaggio come penitenziale. Siamo insieme nella fraternità e nella comunione ecclesiale. Preghiamo perché il divino viandante Gesù ci stia sempre accanto nel viaggio della vita terrena e ci accolga nella dimora celeste”. Lo scrive mons. Francesco Sirufo, arcivescovo di Acerenza, nel messaggio ai fedeli della diocesi in preparazione al pellegrinaggio diocesano giubilare a Roma il 27 settembre, ricordando che “Papa Leone XIV, per mezzo della Prefettura Pontificia, ci ha concesso udienza giubilare in piazza S. Pietro”.
Il presule annuncia anche che, nelle parrocchie, da domani, domenica 14 settembre, festa dell’Esaltazione della S. Croce, “ci sarà la preparazione spirituale, liturgica, sacramentale, per chi parte e per chi resta. Ogni fedele pellegrino provvederà alla celebrazione del sacramento della penitenza prima di partire e a Roma riceverà l’Indulgenza plenaria da applicare o a sé stessi o per i defunti del Purgatorio, secondo le note condizioni stabilite dalla Chiesa”.
A Roma “ascolteremo il messaggio del Papa, insieme a tanti altri fratelli e sorelle in udienza, attraverseremo la Porta Santa della basilica di S. Pietro, ricordando la parola di Gesù: ‘Io sono la porta, se uno entra attraverso di me, sarà salvato’ (Gv 10, 19). Celebreremo l’Eucaristia in basilica all’altare della Cattedra di S. Pietro, per proclamare il Credo, i Sacramenti e i Comandamenti, adorando e ricevendo il SS. Corpo di Cristo. Per il pomeriggio ogni parrocchia si organizza liberamente. Alle ore 16.30 io mi recherò in via della Madonna dei Monti, in preghiera dei vespri, alla chiesa di S. Maria ai Monti, presso la tomba della venerabile mamma Francesca di Oppido”.
L’arcivescovo conclude: “Rientreremo in diocesi, con la benedizione sul nuovo anno pastorale 2025-2026, portando i frutti di conversone e di rinnovato impegno cristiano nella fede, speranza e carità, portando agli altri il frutto del pellegrinaggio diocesano giubilare”.

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