“In questo contesto confidiamo ancora nell’efficacia della preghiera, nella bontà misericordiosa di Dio che ci ha creati per la vita, la comunione fraterna e la beatitudine. Per questo motivo, ancora una volta rinnoviamo il nostro voto a Sant’Antonio, perché ci protegga come già ci ha protetti in passato e perché protegga la gente di questa terra e perché ci doni la grazia, passata anche questa ora di tenebra, di portare avanti la nostra missione”. Lo ha detto padre Francesco Patton celebrando ieri mattina la messa per la festa di S. Antonio, patrono della Custodia, presso la chiesa di San Salvatore a Gerusalemme. Alla celebrazione era presente il patriarca latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, e come da tradizione anche i rappresentanti delle altre Chiese di Terra Santa. La celebrazione, come riferisce la Custodia di Terra Santa, ha assunto quest’anno un significato ancor più importante alla luce dell’acuirsi della tensione nella regione con l’attacco di Israele all’Iran che ha subito risposto con l’invio di missili. Il ministro generale dell’ordine francescano, fra Massimo Fusarelli, ha inviato nella mattinata di ieri una lettera esprimendo la sua vicinanza e preghiera ai frati della Custodia.