Sud Sudan: Save the Children, 2,3 milioni di bambini sotto i 5 anni colpiti da malnutrizione acuta e a rischio per tagli finanziamenti aiuti alimentari

In Sud Sudan un mix letale di conflitti, cambiamenti climatici e povertà ha portato 2,3 milioni di bambine e bambini sotto i 5 anni in una condizione di malnutrizione acuta potenzialmente letale, con un’impennata nei casi solo pochi mesi dopo che i governi stranieri hanno annunciato il taglio dei fondi ai Paesi più poveri del mondo. È l’allarme lanciato oggi da Save the Children.
Gli ultimi dati dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) – la principale autorità internazionale sulla gravità delle crisi di fame – mostrano che in poco più di sei mesi, il numero di persone che vivono nella peggiore fase di fame acuta (Ipc fase 5) in Sud Sudan è raddoppiato, e la percentuale di popolazione che vive situazioni di crisi di fame acuta (Ipc fase 3 e oltre) è salita dal 47% al 57% – un aumento del 21%.
A causa della mancanza di cibo, dell’insufficienza delle forniture mediche nelle strutture sanitarie e delle gravi epidemie di malattie, tra cui il colera, il numero di bambini che soffrono di malnutrizione acuta sotto i cinque anni in tutto il Sudan meridionale è passato da 2,1 milioni a 2,3 milioni, con un aumento del 10,5%, pari a 218.000 bambini malnutriti in più.
Secondo l’Ipc, una percentuale che va dal 62 al 78% delle 80 contee in cui sono stati raccolti i dati ha registrato un peggioramento generale delle condizioni di malnutrizione acuta. Tutto questo avviene mentre i tagli ai finanziamenti hanno portato a un blocco dei programmi salvavita in tutto il Sud Sudan, uno dei Paesi più dipendenti dagli aiuti al mondo.

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