L’Irccs Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia ospita stasera, alle 18, in via Pilastroni 4, “L’aperitivo della ricerca”, un momento di confronto aperto con le istituzioni, stakeholder e rappresentanti del territorio per riflettere insieme sulle sfide presenti e future della salute mentale.
L’iniziativa nasce per far conoscere più da vicino l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico lombardo interamente dedicato alle malattie mentali e per consolidare le alleanze con le istituzioni, la rete dei servizi e il tessuto produttivo bresciano. In un tempo segnato dall’aumento delle fragilità, dalla razionalizzazione delle risorse e dalla trasformazione delle reti familiari, diventa urgente costruire risposte condivise, capaci di coniugare cura, innovazione scientifica e promuovendo nuovi modelli organizzativi.
“Essere presenti, ascoltare, costruire fiducia: è da qui che parte ogni percorso di cura – afferma Renzo Baldo, direttore della struttura –. Eventi come questo ci permettono di rinsaldare il legame con il territorio e di condividere il senso più autentico del nostro lavoro, rafforzando l’alleanza tra Istituto e la comunità. È anche in questa direzione che stiamo progettando un nuovo building della ricerca, uno spazio pensato per favorire sempre più l’incontro tra scienza e clinica all’insegna dell’innovazione”.
Afferente alla Provincia Lombardo Veneta dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, l’Istituto è riconosciuto per l’eccellenza dei suoi servizi clinici e per la qualità della ricerca. Il lavoro quotidiano dell’Irccs si ispira ai valori dell’ospitalità che caratterizzano l’Ordine Fatebenefratelli: mettere al centro la persona, coniugando competenza scientifica e il prendersi cura, è il principio guida che orienta ogni nostra scelta.
“La salute mentale è una questione che riguarda l’intera società, non solo gli specialisti del settore – osserva Annamaria Indelicato, direttrice sanitaria dell’Irccs –. Come Istituto, sentiamo forte la responsabilità di promuovere un approccio integrato alla cura, capace di ascoltare i bisogni della persona e di mantenere un dialogo aperto con la comunità”.
L’Irccs è impegnato nella prevenzione, diagnosi precoce, trattamento e riabilitazione dei disturbi psichici e neurocognitivi. I progetti competitivi gestiti dall’Irccs nell’ultimo triennio sono circa una novantina, di cui la metà in qualità di Centro coordinatore. “Nell’ambito di tali progetti – dice Roberta Ghidoni, direttrice scientifica dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia – l’Irccs collabora, mediante accordi formalmente stipulati, con oltre 30 Paesi nel mondo”. Disturbi di personalità, depressione (depressione resistente e depressione in gravidanza) e demenze in particolare ad esordio precoce e forme genetiche, sono al centro delle nostre attività di ricerca. “Guardando al futuro – conclude Ghidoni – l’Irccs punta a potenziare le attività di trasferimento tecnologico per rendere accessibili, al mercato ed alla società, nuovi prodotti e servizi”.