Nasce a Benevento la Fondazione diocesana Cer Ets “La Pace”. Progetto voluto fortemente dall’ arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, su proposta della Caritas diocesana. Mai come in questo momento l’elevato costo dell’energia e la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime sono temi centrali nel dibattito pubblico. La situazione nazionale sta infatti avendo forti conseguenze sulle spese delle famiglie, colpendo in particolare le fasce più deboli della popolazione. La Caritas diocesana, da sempre attenta alle problematiche sociali, ha avviato diverse iniziative con lo scopo di “generare processi” nell’ambito di un progetto più ampio denominato “Rigeneriamo il territorio”. Una di queste iniziative è, per l’appunto, la Cer (Comunità energetica) diocesana.
“La Comunità energetica diocesana nasce soprattutto dalla necessità di aiutare le tante famiglie in difficoltà che periodicamente chiedono aiuto per sostenere le spese delle utenze – spiega il direttore della Caritas diocesana, il diacono Pasquale Zagarese -. Abbiamo immaginato una rete che progressivamente si estenderà a tutto il territorio diocesano coinvolgendo parrocchie e singole famiglie”. Tutti quelli che saranno interessati a farne parte (senza alcun impegno economico) potranno prendere contatto con la Caritas diocesana (tel. Segreteria: 0824/25508). Inizialmente gli impianti fotovoltaici verranno realizzati presso: il Centro la Pace, il Palazzo arcivescovile, le parrocchie di San Bartolomeo in Galdo e Fragneto l’Abate e su una struttura di proprietà della diocesi a San Giorgio del Sannio. “L’obiettivo della Cer, pertanto, non è fare profitti, quanto piuttosto fornire benefici ambientali, economico-sociali alla comunità e a coloro che ne faranno parte”, chiarisce il direttore della Caritas. Infine, la “prossimità territoriale” è “una caratteristica essenziale delle Cer e rivela la necessità di impiegare approcci ‘basati sul luogo’ per lo sviluppo di tali iniziative. È un tema di sviluppo economico che impatta positivamente l’economia locale: ossia opportunità di generare redditi e lavoro nei territori in cui queste iniziative insistono”, conclude Zagarese.