Papa Francesco: card. Reina, “Roma è un popolo che piange il suo vescovo”, “l’umanità appare come pecore senza pastore”

“In questi giorni Roma è un popolo che piange il suo vescovo, un popolo insieme ad altri popoli che si sono messi in fila, trovando uno spazio tra i luoghi della città per piangere e pregare, come pecore senza pastore”. Lo ha detto il card. Baldassarre Reina, vicario generale della diocesi di Roma, nell’omelia della messa in suffragio di Papa Francesco presieduta nella basilica di San Pietro nel terzo giorno Novendiali, a cui è invitata particolarmente la Chiesa di Roma. “Pecore senza pastore: una metafora che ci permette di ricomporre i sentimenti di questi giorni, e di attraversare la profondità dell’immagine che abbiamo ricevuto dal Vangelo di Giovanni, il chicco di grano che deve morire per dare frutto”, ha proseguito il cardinale: “Una parabola che racconta l’amore del pastore per il suo gregge”. “In questo tempo, mentre il mondo brucia, e pochi hanno il coraggio di proclamare il Vangelo traducendolo in visione di futuro possibile e concreto, l’umanità appare come pecore senza pastore”, l’immagine scelta da Reina: “Gesù è il vero pastore della storia che ha bisogno della sua salvezza, conosce il peso che grava su ognuno di noi nel continuare la sua missione, soprattutto mentre ci troveremo a cercare il primo dei suoi pastori sulla terra. Come al tempo dei primi discepoli, ci sono risultati e anche fallimenti, stanchezza e timore. La portata è immensa, e si insinuano le tentazioni che velano l’unica cosa che conta: desiderare, cercare, operare in attesa di un nuovo cielo e di una nuova terra”.

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