“Il disegno divino ha concesso a Papa Francesco che potesse morire, ossia iniziare la nuova vita, nel primo giorno della settimana della Misericordia, istituita per ringraziare la Santissima Trinità per il dono grande della redenzione, compiuta da Cristo nel mistero pasquale. Settimana che ha avuto inizio proprio nella nostra diocesi, nel santuario della Ss. Trinità misericordia a Maccio di Villaguardia e che è destinata nel tempo ad estendersi alla Chiesa nel mondo intero”. Lo ha affermato ieri mattina il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, presiedendo in cattedrale una messa di suffragio per Papa Francesco. “Papa Francesco – ha continuato – è definito il Papa della misericordia. Essa non è certo una idea astratta, ma descrizione autentica del volto concreto del vangelo, dono divino che egli ha manifestato come massima rivelazione dell’amore del Dio trinitario. È la misericordia che apre a speranza di vita nuova tutti gli uomini, dal momento che mediante di essa Dio restituisce dignità filiale, consolazione, perdono, quindi possibilità di rinascita”. “Perché Francesco è così amato, perché ha conquistato il cuore della gente?”, ha domandato il cardinale. Semplice la risposta: “Perché, umile e compassionevole, ha presentato il cuore di Dio agli uomini attraversi la persona pienamente umana e divina di Gesù e ha condotto gli uomini a sperimentare più facilmente la vicinanza di Dio dentro il vuoto spirituale che caratterizza la nostra epoca. L’attenzione di Francesco agli ultimi, ai poveri, ai migranti ha fatto in modo che noi potessimo riconoscere in essi il sacramento di Gesù dentro il nostro mondo, governato dalla cultura della indifferenza”. “Il suo grido profetico a vantaggio della pace e della fraternità rimarranno impressi nel cuore del popolo cristiano e di tutti gli uomini di buona volontà”, la convinzione del card. Cantoni, per il quale “a buon diritto noi possiamo affermare che la certezza della misericordia di Dio è per noi fonte della speranza che non delude”.