Papa Francesco: card. Reina, “cercare un pastore significa cercare una guida che ci sostenga nelle fatiche nella vita”

“Cercare un pastore, oggi, significa soprattutto cercare una guida che sappia gestire la paura delle perdite di fronte alle esigenze del Vangelo. Cercare un pastore che abbia lo sguardo di Gesù, epifania dell’umanità di Dio in un mondo che ha tratti disumani”. A tracciare una sorta di identikit del nuovo Papa è stato il card. Baldassarre Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, nella messa presieduta nella basilica di San Pietro in suffragio di Papa Francesco, nel terzo giorno dei Novediali. “Cercare un pastore che confermi che dobbiamo camminare insieme, componendo ministeri e carismi: siamo popolo di Dio costituito per annunciare il Vangelo”, ha proseguito il cardinale citando la compassione di Gesù verso “donne, uomini, bambini, vecchi e giovani, poveri e malati”.  Di fronte a loro, ha spiegato, Gesù “prova la stessa compassione di Mosè che alla fine dei suoi giorni, dall’alto del monte di Abarim, di fronte alla Terra che non potrà solcare, guardando la moltitudine che aveva guidato, prega il Signore che quel popolo non si riduca a essere un gregge senza pastore, un popolo che non può trattenere con sé, un popolo che deve andare avanti”. “Quella preghiera – ha attualizzato Reina – ora è la nostra preghiera, quella di tutta la Chiesa e di tutte le donne e gli uomini che domandano di essere guidati e sostenuti nella fatica della vita, tra dubbi e contraddizioni, orfani di una parola che orienti tra canti di sirene che lusingano gli istinti di autoredenzione, che spezzi le solitudini, raccolga gli scarti, che non si arrenda alla prepotenza, e abbia il coraggio di non piegare il Vangelo ai tragici compromessi della paura, alla complicità con logiche mondane, ad alleanze cieche e sorde ai segni dello Spirito Santo”.

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