Papa Francesco: card. Reina, “i cattivi pastori sono mercenari che si servono del gregge e fuggono quando arriva il lupo”

“Ai cattivi pastori non gliene importa nulla delle pecore, le abbandonano nel pericolo, e per questo saranno rapite e disperse. Mentre il pastore buono offre la vita per le sue pecore”. Lo ha ricordato il card. Baldassarre Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, nell’omelia della messa in suffragio di Papa Francesco presieduta nella basilica di San Pietro, nel terzo giorno dei Novendiali. “Il pastore buono semina con la propria morte, perdonando i nemici, preferendo la loro salvezza, la salvezza di tutti, alla propria”, ha ricordato il cardinale mettendo in guardia “dai cattivi pastori, dai mercenari che si servono del gregge, e che fuggono quando vedono arrivare il lupo”. “Ma Dio non abbandona il suo popolo, non lascia soli i suoi pastori, non permetterà come per il Figlio che Egli sia abbandonato nel sepolcro, nella tomba della terra”, ha garantito il cardinale: “La nostra fede custodisce la promessa di una mietitura gioiosa ma che dovrà passare dalla morte del seme che è la nostra vita”. “Quel gesto estremo, totale, estenuante, del seminatore mi ha fatto ripensare al giorno di Pasqua di Papa Francesco, a quel riversarsi senza risparmio nella benedizione e nell’abbraccio al suo popolo, il giorno prima di morire”, il ricordo di Reina: “Ultimo atto del suo seminare senza risparmio l’annuncio delle misericordie di Dio”.

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