“Il Papa ha saputo accentuare il servizio delle religioni alla causa dei poveri e dei piccoli. È parte di un’eredità che non vogliamo dimenticare, che vogliamo avere incisa nel cuore”. Lo ha detto mons. Marcelo Colombo, arcivescovo di Mendoza e presidente della Conferenza episcopale argentina, concludendo l’incontro di preghiera interreligiosa per il suffragio di Papa Francesco, svoltosi ieri sera nella Cattedrale metropolitana di Buenos Aires. Presenti rappresentanti delle Chiese cattolica, ortodossa, evangelica, ebraica e islamica, insieme a esponenti del governo nazionale e locale. “Vorrei insistere – ha aggiunto mons. Colombo – sul suo servizio alla sublime causa della pace: una pace senza muri né divisioni, fondata sul rispetto tra popoli, culture e radici. E ricordare il suo appello a custodire la casa comune, che Dio ha messo nelle nostre mani per il bene di tutti”. Nel concludere, il presule ha invitato i presenti a portarsi la mano al cuore per un momento di preghiera silenziosa: “Tutti abbiamo qualcosa da ringraziare a Dio per la vita di Francesco. Qualcosa che vogliamo custodire come memoria viva tra noi”.