Il ritorno di Papa Francesco alla Casa del Padre lascia la Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice “in grande e sentito cordoglio”. Appresa la notizia, la Fondazione tutta si è immediatamente raccolta in preghiera per onorare la memoria del Santo Padre.
La Fondazione “Pro-Pontifice” ha avuto con Papa Francesco “un rapporto speciale” essendo al suo diretto servizio per la divulgazione della Dottrina sociale della Chiesa. A tal fine, la Fondazione promuove il contributo del mondo imprenditoriale, finanziario, accademico, della società civile, dei giovani e delle persone di buona volontà che hanno a cuore i principi e i valori della Dottrina sociale della Chiesa.
La comunità della Fondazione con i suoi 35 capitoli sparsi in tutto il mondo si unisce al cordoglio unanime per la scomparsa del Pontefice e si prepara a ricordarlo e a valorizzarne il lascito spirituale ed intellettuale nel suo convegno annuale che si terrà dal 15 al 17 maggio. L’evento sarà dedicato ai fondamenti etici della governance globale e al superamento delle crescenti polarizzazioni che oggi minacciano l’economia, la società e le relazioni internazionali. È un tema questo che va al cuore del pensiero e dell’azione di Papa Francesco che fin dal tempo dei suoi studi a Francoforte negli anni ’80 si era focalizzato sulla risposta alle polarizzazioni e sulla missione della Chiesa a favore dell’unità e della fratellanza universale. “Studioso insieme a Papa Ratzinger (Benedetto XVI) del filosofo-teologo Romano Guardini, Papa Francesco ha ispirato la sua azione pastorale ed ecclesiale a questi temi, facendo del dialogo, dell’incontro e del superamento dei conflitti il punto centrale della Dottrina sociale della Chiesa e della missione evangelizzatrice a favore dei più deboli”, sottolinea la Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.
L’incontro di maggio prossimo rappresenterà per la Fondazione un ricordo affettuoso di Papa Francesco e l’impegno concreto a proseguire sul solco tracciato dalle sue iniziative più innovative e lungimiranti. Ecco perché esso affronterà i temi della leadership responsabile e della cooperazione economica e sociale; il rilancio del multilateralismo, dell’integrazione economica e finanziaria a livello continentale e tra i continenti, e del risanamento dei debiti dei paesi vulnerabili; infine, la focalizzazione sulla nuova “Teologia dal Mediterraneo” e le sue implicazioni per la Dottrina sociale della Chiesa, il dialogo interreligioso e la pace nel mondo. Papa Francesco ci lascia in eredità la Speranza del Giubileo grazie ai tanti processi da lui avviati di riforma e di dialogo. Sta a noi ora per onorarne la memoria impegnarci a portarli avanti e a farne maturare i frutti.