Si è svolta ieri sera, 18 aprile, la Via Crucis cittadina a Castellammare di Stabia. Centinaia di persone si sono radunate in preghiera, sul lungomare stabiese, poche ore dopo la tragedia della funivia del Monte Faito.
Quattordici stazioni, le cui riflessioni sono state realizzare dalle parrocchie della città e ascoltate in filo diffusione lungo il percorso. Un itinerario di fede sentito e desiderato, con la partecipazione ed il contributo dei Ross e degli Scout che hanno animato e reso fruibile la processione.
Presenti alla Via Crucis mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, e il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, che insieme, pochi minuti prima di iniziare il cammino, si sono recati dinanzi la stazione ferroviaria, punto di partenza della funivia verso il Monte Faito. Mons. Alfano ha deposto dei fiori sui gradini e si è raccolto poi in un lungo silenzio.
La Via Crucis, partita dalla zona Miramare, è poi terminata sul sagrato della concattedrale, con la preghiera di mons. Alfano.
“Abbiamo provato questa sera a far diventare la nostra speranza più vera, più autentica. Abbiamo provato a stare accanto alle persone che soffrono, la via della croce è sempre impegnativa – ha detto l’arcivescovo, al termine della Via Crucis cittadina -. Questa volta, però, è stato tanto difficile, perché il cuore è squarciato da una sofferenza che tocca tutti. Siamo qui a nome di tutta la città. Quando il dolore si fa tragedia e ci tocca da vicino, frantumando ogni sogno di ripresa, ci mancano le parole. Sembra che un sogno sia svanito nel nulla. Non possiamo nascondere che ci sentiamo sconfitti. Tu, Signore, che asciughi le nostre lacrime e risani i nostri cuori, accogli chi ha perso la vita nei luoghi a noi cari, amati e apprezzati da tanti. Prima della Via Crucis ero insieme al sindaco, e nel silenzio, ognuno per quello che sente, abbiamo elevato un grido di dolore che si fa speranza”.