Quest’anno celebrano la Pasqua nella stessa data la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse. Lo sottolinea nel suo messaggio augurale l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, secondo il quale la sovrapposizione va intesa come “provvidenziale”. “In un mondo – scrive l’arcivescovo – che continua a manifestare segni di discordia, di divisione, di ingiustizia e di guerra, mi sembra che siamo chiamati a cogliere come segno profetico il fatto che tutti i cristiani, pur secondo tradizioni diverse, possano celebrare contemporaneamente la Pasqua. Un segno profetico della comune vocazione ad essere una cosa sola, a vivere il più possibile in sentimenti di unità, di comunione, di pace”. “Il Signore – sottolinea ancora mons. Tisi – ci chiama ad essere sorelle e fratelli in Lui e tra noi, tra Chiese pur diverse, ma unite nello stesso mistero di morte e risurrezione, che la Pasqua continuamente ci chiama a vivere ogni giorno”.