Università Cattolica: Milano, dal 10 al 12 aprile il Festival della lingua e della cultura araba incentrato sull’intelligenza artificiale

Compie dieci anni il Festival Internazionale della Lingua e della Cultura Araba, a cura della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e del Centro di ricerca di lingua araba (Cara) dell’Università Cattolica. Dal 10 al 12 aprile in largo Gemelli a Milano si festeggia un lungo percorso che ha celebrato la lingua e la cultura araba da tante angolature diverse: traduzione, lessicografia, donna araba, incontro e intreccio di culture. Tema del confronto di questa edizione è “Lingua e intelligenza artificiale: orizzonte del futuro o vincolo del passato?” che ha l’obiettivo di aprire un ampio confronto sul ruolo dell’IA in ambito linguistico. Accademici, intellettuali e artisti del mondo arabo e i loro omologhi del mondo occidentale interverranno sul tema. Trentacinque i partecipanti e diciotto i paesi rappresentati, di cui Egitto, Iraq, Marocco, Libano, Siria, Emirati Arabi Uniti, Algeria, Yemen e Palestina. Per la prima volta sarà rappresentata anche la Turchia. Dodici i partecipanti dall’Italia, di cui un nutrito gruppo dell’Università Cattolica. Linguisti, filosofi, esperti di IA e data science, specialisti in didattica delle lingue, critici letterari, scrittori, poeti, traduttori, registi cinematografici, artisti visivi offriranno il proprio contributo sul tema del Festival in una delle tredici sessioni in programma.
Il 10 aprile nella cripta dell’Aula magna 1 alle 17, dopo i saluti di Maria Cristina Gatti, direttore del Cara, di Wael Farouq, ideatore e coordinatore scientifico del Festival e docente di Lingua araba in Università Cattolica, si terrà la presentazione della nuova traduzione, a cura di Jolanda Guardi, delle Mu‘allaqat, la raccolta di poesie arabe preislamiche divenuta il primo testo classico della letteratura araba. Seguirà un reading poetico con il saggista, traduttore e poeta iracheno Kadhim Jihad Hassan. L’11 aprile si entrerà nel vivo del dibattito scientifico, il cui fil rouge sarà il confronto fra IA e creatività umana in tutti i campi. Le tre sessioni mattutine affronteranno le sfide rappresentate dall’IA per la lingua araba, i bias dell’IA e la didattica delle lingue al tempo dell’IA. A coronamento della giornata la lectio magistralis tenuta da Giovanni Gobber, preside della Facoltà di Scienze linguistiche e Letterature straniere, su “Lingue, creatività e speranza dell’imprevisto: quello che l’intelligenza artificiale non dà”. Il 12 aprile il dibattito proseguirà su digitalizzazione della lingua araba, IA e immaginazione, IA e traduzione, e nel pomeriggio sul rapporto fra IA e letteratura. Non mancherà l’appuntamento con il concerto del Coro in lingua araba dell’Università Cattolica di Milano, diretto da Hani Gergi, giovedì 11 aprile alle ore 20. Anche in questa edizione, e per tutta la durata del Festival, sarà inoltre presente con l’Agorà del libro arabo la casa editrice Almutawassit, diretta dall’artista siro-palestinese Khaled al-Nasiry.
Programma completo sul sito web www.unicatt.it.

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