Televisione: da sabato 13 aprile su Rai Uno mons. Dario E. Viganò torna in viaggio con gli artisti alle “Ragioni della speranza”

“Come gli artisti rappresentano la fede”: da sabato 13 aprile, alle ore 16.30 su Rai Uno, mons. Dario E. Viganò torna alle “Ragioni della speranza” (storico programma della prima rete Rai, frutto della collaborazione tra il servizio pubblico e la Conferenza episcopale italiana, dedicato al commento del Vangelo della domenica) con un nuovo ciclo in cui le immagini sono poste al servizio della Parola e in varie forme l’arte è espressione silenziosa e al tempo stesso eloquente per rendere visibile l’invisibile. Dal 13 aprile lungo un inedito percorso racconterà il modo con cui gli artisti nei secoli hanno rappresentato e rappresentano la fede, avendo come riferimento alcune delle città d’arte italiane custodi di inestimabili tesori. Le riprese e le nuove puntate di “Le ragioni della speranza”, regia di Maria Amata Calò, testi di Carmela Redatti, e consulenza di Tomaso Strinati, storico dell’arte, programma prodotto da Laura Misiti e don Gianni Epifanni, cominciano da Bergamo, come detto sabato 13 aprile (“I discepoli di Emmaus” di Arcobas a Torre de’ Roveri), cui seguiranno (20 aprile) i mosaici tardo-antichi del mausoleo di Galla Placidia (“Il Buon Pastore) a Ravenna; quindi Il “Cristo re” di Lorenzo Lotto (27 aprile) all’oratorio Suardi di Trescore Balneario (Bergamo); poi, il 4 maggio, il grande labirinto della Masone, nel Parmense, quale allegoria della vita; l’11 maggio, in Svizzera, nel Canton Ticino, la cappella di S. Giovanni Battista, a Mogno, opera dell’architetto Mario Botta; il 18 maggio, a Venezia, nella chiesa di S. Maria della Salute, la “Pentecoste” di Tiziano; quindi “La Trinità” di Guido Reni, il 25 maggio, conservata a Roma nella chiesa della Trinità dei Pellegrini; infine, l’1 giugno, ricorrenza del Corpus Domini, San Cristo, a Brescia, prima chiesa al mondo dedicata esclusivamente all’eucaristia.

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