Vittime Covid-19: Valastro (Croce Rossa italiana), “non dimenticarle. Nostri volontari misero loro vita al servizio di altre”

“Quattro anni fa la pandemia entrò nelle nostre vite stravolgendole. Ancora oggi portiamo addosso le ferite e le conseguenze sociali del Covid-19, non ultime le nuove povertà che ne sono scaturite. Sono vive nella mente di tutti le immagini delle ambulanze che soccorrevano le persone malate, degli operatori sanitari che prestavano loro le cure necessarie, delle terapie intensive, non ultime quelle delle vittime di questa terribile epidemia”. Così, in una nota, Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa italiana, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus che ricorre oggi. “Le volontarie e i volontari della Cri – prosegue Valastro – non si sono certo risparmiati durante l’emergenza, anzi: si sono confermati una presenza costante per tutta la popolazione, sempre in prima linea nonostante l’avversario che avevano davanti non facesse sconti a nessuno, neppure a loro, neppure a noi. A quattro anni di distanza dalle immagini dei camion che attraversavano Bergamo carichi di bare, in questa Giornata ricordiamo le vittime dell’epidemia da Coronavirus, rivolgendo il più sincero abbraccio alle loro famiglie, ai Comitati della Cri che, proprio a causa del Covid-19, persero volontarie e volontari. Non dimentichiamoci di loro. Dell’impegno, della dedizione, di quelle vite messe al servizio di altre, di quanti, pur colpiti dal dolore per aver perso un familiare, un amico, non hanno rinunciato a donare se stessi a chi aveva bisogno”. “Superare questa emergenza – conclude Valastro – non è stato facile ma la speranza, l’umanità che ha unito tutte e tutti all’insegna della fratellanza, ci hanno permesso di vincere questa sfida”.

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