Società: mons. Pennisi (arcivescovo emerito Monreale), con “AnimAzione” torna “il protagonismo di una nuova generazione, aperta a opere a servizio del bene comune”

“Il consenso scaturisce dalla condivisione di un’anima comune che dia senso alla vita”. Lo sottolinea mons. Michele Pennisi, arcivescovo emerito di Monreale, nel suo intervento alla presentazione dell’iniziativa “AnimAzione”, oggi a Palermo.
“Nella Chiesa la ricerca del consenso scaturisce non da logiche umane ma dalla comune obbedienza allo Spirito Santo, anima della Chiesa di Cristo. Oggi a livello ecclesiale il consenso matura attraverso la sinodalità, che esprime il carattere di soggetto attivo di tutti i battezzati e insieme lo specifico ruolo del ministero episcopale in comunione collegiale e gerarchica con la circolarità tra il senso della fede di cui sono insigniti tutti i fedeli, il discernimento operato ai diversi livelli e l’autorità di chi esercita il ministero pastorale dell’unità descrive la dinamica della sinodalità”, evidenzia il presule.
A livello politico per “consenso”, chiarisce mons. Pennisi, “intendiamo un accordo tra i membri di una comunità in relazione ai principi, ai valori, alle norme e, possibilmente, ad alcuni obiettivi che si prefigge quella comunità e forse anche sui mezzi per raggiungerli. È evidente che, in una società aperta, un accordo totale, oltre che essere improbabile, appare persino indesiderabile, quindi, quando parliamo di ‘consenso’, ci riferiamo ad una categoria relativa e non di ‘consenso’ in termini assoluti; parliamo infatti di ‘grado di consenso’ che interessa una determinata società o sotto-comunità sociale”.
Per l’arcivescovo emerito di Monreale, “non potrà esserci un consenso politico su programmi e persone se prima la gente non ritroverà un senso, un ethos, una identità generatrice di una comunione”.
Inoltre, “se parliamo di ‘consenso’ in ambito politico, dovremmo distinguere tra ‘consenso’ relativo alle regole fondamentali che attengono al funzionamento del sistema: sono le cosiddette ‘regole del gioco’ e il ‘consenso’ relativo a certi fini e strumenti particolari”.
Mons. Pennisi ricorda che “nella storia del movimento cattolico italiano ci sono stati e ci sono vari tentativi nel trovare un consenso che scaturisca dalla comune appartenenza alla comunità cristiana: l’Opera dei Congressi col suo ibridismo politico religioso; il movimento della Democrazia cristiana agli inizi del Novecento che prese le distanze dai Cattolici conservatori; il Partito popolare italiano preparato attraverso un consenso dal basso fra associazioni, amministrazioni locali, organi di stampa; il partito della Democrazia cristiana nel secondo dopoguerra che mise assieme cattolici di varie tendenze; le Settimane sociali dei cattolici italiani; i Convegni ecclesiali nazionali; il Progetto culturale; la Consulta nazionale delle aggregazioni ecclesiali, Retinopera…”. In quest’ambito, precisa il presule, “si colloca anche l’iniziativa di AnimAzione, un movimento d’impegno culturale corale, plurale, dal basso, che segni il protagonismo di una nuova generazione, aperta a nuove opere a servizio del bene comune”.

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