Fondazione Don Gnocchi: visita ministro Disabilità. Locatelli, “con la riforma intendiamo facilitare la vita delle persone e delle loro famiglie”

La ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli ha visitato oggi il Centro Irccs “S. Maria Nascente” di Milano della Fondazione Don Gnocchi. Locatelli è stata accolta dal presidente don Vincenzo Barbante, dal direttore generale Francesco Converti, dal direttore scientifico Maria Cristina Messa e dal direttore del Centro Antonio Troisi. È stata poi accompagnata in alcuni reparti e laboratori dell’Irccs e ha incontrato operatori, volontari in servizio civile e ospiti dell’area socioeducativa, “da sempre il cuore della mission dell’Opera del beato don Gnocchi”, come riferisce un comunicato. Oggi la Residenza sanitaria disabili, i quattro Centri diurni disabili e il Centro diurno continuo/Scuola speciale della struttura accolgono complessivamente quasi 220 persone di ogni età e con differenti disabilità e livelli di autonomia, “assistiti e sostenuti per il recupero e il mantenimento delle capacità residue personali e accompagnati costantemente nelle attività di vita quotidiana”.
“Il mondo della disabilità è complesso e articolato – ha sottolineato don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi –. Merita attenzione, rispetto e grande sensibilità nella lettura non ideologicamente ispirata delle situazioni. L’impegno della Fondazione Don Gnocchi è soprattutto focalizzato ai progetti di vita di queste persone e a quelli delle loro famiglie. Vogliamo essere un interlocutore affidabile e credibile per le istituzioni e sui tavoli che si vorranno promuovere”.
“Ringrazio il Centro S. Maria Nascente di Milano della Fondazione Don Gnocchi per il prezioso lavoro di cura e accoglienza che svolge con professionalità e attenzione ai bisogni dei pazienti – ha sottolineato Locatelli –. Con la riforma per la disabilità intendiamo facilitare e semplificare la vita delle persone e delle loro famiglie e soprattutto garantire una vita più dignitosa e di qualità ad ogni persona. Per questo è fondamentale l’introduzione del Progetto di vita, per superare le estreme frammentazioni tra prestazioni sanitarie, socio sanitario e sociali. Tutelare l’unitarietà della persona occupandoci del suo benessere e della salute è imprescindibile, ma anche garantire la possibilità di scelta, promuovere la dimensione sociale, relazionale e affettiva della vita di ognuno è indispensabile per la sua dignità. Grazie, dunque, alla Fondazione don Gnocchi che da anni opera al servizio dei cittadini tenendo conto di ogni dimensione della vita quotidiana”.
La titolare del dicastero per le Disabilità ha espresso apprezzamento per il Care Lab, “il fiore all’occhiello dell’attività riabilitativa nei confronti di pazienti in età evolutiva”, “servizio ad elevato contenuto tecnologico per la riabilitazione di bambini con deficit neuromotori attraverso l’utilizzo della realtà virtuale” e per il Dat-Domotica ausili terapia occupazionale, “dove vengono sviluppate soluzioni tecnologiche avanzate e abitazioni domotiche che permettono alle persone con disabilità di sviluppare una maggiore autonomia”.

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