Sanità: Roma, domani al Cnel presentazione del 19° Rapporto Crea

L’Italia perde ancora terreno nella spesa sanitaria rispetto ai principali partner Ue (quelli “originari” ante 1995) ed è sempre minore anche il vantaggio rispetto ai partner più recenti (post 1995): il livello della spesa italiana è distante dalla media Ue del 32 per cento. Servirebbero almeno 15 miliardi per portare l’incidenza della spesa sanitaria sul Pil a livello delle effettive aspettative, ma questo lascerebbe un rilevante gap fra la spesa sanitaria italiana e quella dei Paesi europei di confronto; ed anche se in tal modo si eviterebbe di peggiorare ulteriormente il gap con i partner Ue nel breve periodo. Poi, la situazione attuale è caratterizzata da una forte carenza di personale, per di più sottopagato e dall’aumento dell’impoverimento delle famiglie per le spese sanitarie con la crescita della spesa privata, cosa che mette a rischio l’equità del sistema. Ancora, digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità”.
Una situazione critica che il Crea Sanità, Centro di ricerca riconosciuto da Eurostat, Istat e ministero della Salute, composto da economisti, epidemiologi, ingegneri biomedici, giuristi, statistici, riporta nel suo 19° Rapporto, che verrà presentato domani (10-13.30) nella sede del Cnel a Roma.
I focus del Rapporto non si fermano alla spesa, ma analizzano, sviluppano e illustrano nelle cause e negli effetti gli aspetti oltre che di quella pubblica anche della privata, il finanziamento, la situazione del personale e del settore sociosanitario, di farmaceutica, tariffe per la specialistica, equità del sistema con l’impoverimento delle famiglie e molto altro. Il Rapporto analizza poi a livello di singole Regioni alcuni indicatori tra quelli presentati, ma soprattutto fornisce un decalogo di “opportunità”, azioni che è urgente programmare per risollevare le sorti del Ssn.

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