Diocesi: mons. Pelvi (Foggia), “l’illegalità non può essere più forte della giustizia”

“Signore della vita unisci cuori e menti al tuo cuore e alla tua mente, mentre camminiamo insieme, mano nella mano, in quest’ora difficile per la nostra città”. Dopo l’episodio della tabaccaia uccisa a coltellate a Foggia, l’arcivescovo, mons. Vincenzo Pelvi, invita tutta la comunità cittadina ad unirsi in preghiera. Domenica 3 settembre, durante le celebrazioni eucaristiche, si pregherà con il testo che il presule ha composto. “L’illegalità non può essere più forte della giustizia, l’odio più desiderato della mitezza, il male più potente del tuo amore. Aiutaci a vivere il buio del presente, non come un gioco dove tutto è calcolato o una lotta dove tutto è impossibile, ma come aurora che risveglia tracce di bontà e illumina il sentiero dell’onestà senza pregiudizi e malvagità. Signore della storia, non permettere che la violenza spaventi, rendendoci spossessati, tristi e delusi. Foggia ha bisogno di amicizia. Dona Tu vie nuove attraverso cui le persone possano incontrarsi, scambiare opinioni, intenzioni, desideri e cerchino ciò che maggiormente giova al bene comune. Padre, ama Foggia come hai amato Ninive; Figlio, ama Foggia come Gerusalemme; Spirito Santo, ama Foggia trasformandola in luogo ospitale e gioioso. Madre dei sette veli, insegnaci il silenzio. Facciamo tacere gli uomini! Altrimenti la voce di Dio non può essere ascoltata. Creiamo più silenzio e la speranza tornerà”.

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