Consiglio d’Europa: 70° Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La Corte di Strasburgo ne controlla l’attuazione. Emesse 25mila sentenze

La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo (Foto Consiglio d'Europa)

La Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – della quale si ricorda il 70° – è stata aperta alla firma il 4 novembre 1950 a Roma; è entrata in vigore il 3 settembre 1953 dopo essere stata ratificata da dieci Stati membri del Consiglio d’Europa. La Corte europea dei diritti dell’uomo è stata istituita nel 1959 per controllare l’attuazione della Convenzione; tra il 1959 e la fine del 2022, la Corte ha emesso un totale di 25.674 sentenze. Stando ai dati di giugno 2023, diffusi oggi a Strasburgo dal Consiglio d’Europa, gli Stati membri hanno eseguito 25.034 sentenze e composizioni amichevoli (che non richiedono una sentenza della Corte). “Ciò ha portato – si legge in un comunicato CdE – a diffusi cambiamenti nella legislazione, nelle politiche e nelle pratiche, nonché a numerosi pagamenti di ‘equa soddisfazione’ ai ricorrenti”. La Federazione russa è stata esclusa dal Consiglio d’Europa il 16 marzo 2022 a causa della sua aggressione contro l’Ucraina; la Russia ha cessato di essere parte della Convenzione sei mesi dopo, “ma resta obbligata a eseguire le sentenze relative ad azioni o omissioni fino al 16 settembre 2022”. In questo sito web interattivo si mostrano 200 esempi dell’impatto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in tutto il continente.

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