Scuola: Simeone (Univ. Cattolica), “la sinodalità diventi lo stile di una comunità che educa e cammina insieme”

“La sinodalità diventi lo stile di una comunità che educa e cammina insieme”. È l’auspicio espresso da Domenico Simeone, ordinario di Pedagogia generale e preside della Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, intervenuto all’incontro “La scuola meritata”, promosso oggi dalla Fidae a Torino, con il patrocinio dell’Ufficio nazionale educazione, scuola e università della Cei, della Regione Piemonte, del Comune di Torino e di Torino metropoli. “Lo stile sinodale, l’imparare a camminare insieme – ha aggiunto il pedagogista -, può avvantaggiarsi di esperienze come quelle proposte dalle attività di Service learning” che è “un’attività di servizio solidale realizzato dagli studenti, destinata a soddisfare bisogni reali ed effettivamente percepiti da una comunità, pianificata istituzionalmente in forma integrata con il programma di formazione e in funzione dell’apprendimento degli studenti”. Si tratta di “un insieme di progetti o programmi di servizio solidale (destinati a soddisfare in modo delimitato ed efficace un bisogno vero e sentito in un territorio lavorando con e non soltanto per la comunità), con una partecipazione da protagonisti degli studenti, che va dalla fase iniziale di pianificazione fino alla valutazione conclusiva, e collegato in modo intenzionale con i contenuti di apprendimento, includendo contenuti curricolari, riflessioni, sviluppo di competenze per la cittadinanza e lavoro di ricerca”. Obiettivo del Service learning è, come dice la parola, “il servizio. L’azione a vantaggio della comunità non è da intendere in una logica di semplice risposta ad un bisogno, ma occorre essere consapevoli che il Service learning, rispetto alle situazioni concrete, attiva interpretazioni critiche e agisce nella direzione del cambiamento”. Servizio ed apprendimento, ha concluso Simeone, “sono, in questa proposta, strettamente interconnessi: si apprende mettendosi al servizio della comunità, responsabilizzandosi nei confronti dei bisogni di altri”.

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