Diocesi: mons. Parisi (Lamezia Terme), “dobbiamo tornare a parlare da innamorati di Gesù Cristo”

“Siamo chiamati, da credenti, a servire la comunità degli uomini con una fede matura, capace di esprimere tutta la sua forza attrattiva”. Lo ha detto ieri sera il vescovo di Lamezia Terme Serafino Parisi, presiedendo il solenne pontificale nel giorno della festa della Madonna della Quercia di Visora, al Santuario diocesano di Conflenti.
Richiamando la liturgia della Parola, il presule si è soffermato sul tema dell’autorità “un tema che a volte, furbescamente, vorremmo riservare ad alcuni, a una cerchia ristretta. E invece è una questione che interpella tutti noi: riguarda te che sei padre, te che sei madre, te che sei a capo di un ufficio, tutti noi che prima o poi siamo chiamati a confrontarci con questa responsabilità”. Il vescovo Parisi ha parlato del dramma di una società “in cui manca sempre più la consegna, il passaggio generazionale. Il passaggio generazionale è importantissimo perché rappresenta la consegna del sapere, delle tradizioni, della cultura. Troppo spesso oggi chi ha la responsabilità di formare ed educare rinuncia a questo compito, non lo vive più. Se come scuola, come Chiesa, come genitori rinunciassimo a questo compito, faremmo un danno enorme a tutta la società. Non si tratta di imporre regole ferree, ma di accompagnare”.
“Se vogliamo che la proposta cristiana possa essere ancora oggi ‘anima’ per il mondo – ha concluso – se vogliamo servire il mondo con l’autorevolezza della parola di Gesù che salva, dobbiamo tornare a parlare da innamorati di Gesù Cristo: parlare di Gesù come uno che fa parte della mia vita, con il quale dialogo, il mio amico, il mio fratello, la Persona sulla quale mi appoggio e che nella prova è la mia speranza”.

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