Formazione missionaria: Assisi, “Cuori ardenti, piedi in cammino”. Morselli (Amicizie ebraico-cristiane), memoria chiave interpretativa del presente

(Foto Missio - Paolo Annechini)

Al centro della mattinata di oggi dedicata ai “Cuori ardenti”, dopo la lectio del biblista Angelo Fracchia, nel quadro delle Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria “Cuori ardenti, piedi in cammino” promosse dall’Ufficio di Cooperazione missionaria tra le Chiese-Cei presso la Domus Pacis di Assisi, si sono avute le testimonianze di due protagonisti del cammino del dialogo interreligioso. Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane, ha parlato di “Ri-cordare: la memoria come chiave interpretativa del presente”, citando passi del Vecchio Testamento e sottolineando i segni dell’Alleanza. L’ebraismo, ha affermato Morselli, è una religione che “santifica il tempo” e “la memoria è capace di essere molto più salda delle cattedrali che possono essere distrutte dalle guerre o dagli incendi”. Passando dalla shoah dei primi secoli a quella del XX secolo, “la memoria di ciò che è accaduto è promessa e impegno che non si ripeta lo sterminio di milioni di persone nei campi di concentramento nazisti. La giornata della memoria è una catena di testimonianze perché solo chi ha vissuto il dolore può raccontarlo”.

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