Pasqua: p. Zamengo (Messaggero Sant’Antonio), “Risurrezione vuol dire vivere in pace da fratelli”

“Dopo aver condiviso con Gesù i giorni della passione e morte accogliamo nel nostro cuore, nella nostra vita il grande annuncio della Risurrezione… In un mondo che sembra aver smarrito tante certezze, Risurrezione vuol dire vivere in pace da fratelli. In un mondo che tenta di rifugiarsi in piccole speranze terrene, che si accontenta di attimi di felicità che lasciano dentro il cuore insoddisfazione e tristezza, significa la certezza di una Presenza che trasforma la nostra vita e ci rende protagonisti di una storia di amore”. Lo afferma padre Giancarlo Zamengo, direttore generale del Messaggero di Sant’Antonio, anche a nome dei frati della Basilica del Santo a Padova, in un video messaggio per Pasqua.
“Per realizzare tutto questo dobbiamo rinnovarci, compiere un percorso di conversione. Quanti esempi ci sono nella Chiesa di uomini e di donne che, incontrando il Risorto, sono riusciti a trasformare la loro esistenza: Francesco d’Assisi, Antonio di Padova, Ignazio di Loyola, Teresa di Calcutta, Oscar Romero…”, ricorda il religioso, che aggiunge: “Per questa santa Pasqua vi auguro che anche voi, incontrando il Risorto, possiate rinnovare quei valori che rendono uniche le vostre persone e la vostra vita: l’onestà, l’amore per la verità, la lealtà, la solidarietà coi deboli, l’impegno per costruire un ordine sociale secondo giustizia e uguaglianza”.
Scrive sant’Antonio nei suoi Sermoni: “Vi supplico fratelli di comperare con il denaro della buona volontà, insieme alle pie donne, gli aromi delle virtù, con i quali possiate ungere le membra di Cristo con l’amabilità della parola e con il profumo del buon esempio”. “È proprio quello che desideriamo per noi e per coloro che amiamo: vivere una vita bella perché piena di sogni, di ideali, di speranza. Che non può essere limitata e impoverita dalle sconfitte della vita. Perché niente ci è impossibile se viviamo con il Risorto le sfide di questo nostro tempo che geme nelle doglie del parto – come scrive l’apostolo Paolo – in attesa di un mondo nuovo”, conclude padre Zamengo.

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