Nicaragua: i fedeli partecipano numerosi ai riti della Settimana Santa, nonostante i divieti e le intimidazioni del regime. Ci sono comunque stati 21 arresti

Una Settimana Santa partecipata dai fedeli, nonostante il divieto delle autorità governative di realizzare processioni e celebrazioni all’aperto. È quella che si è conclusa in Nicaragua. L’arcivescovo di Managua, il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano, ha espresso durante la messa della Domenica di Pasqua la sua gioia per la massiccia presenza di fedeli nelle chiese: “Sono felice, perché secondo i resoconti, i commenti che ho ricevuto dai sacerdoti, dalle loro parrocchie, in tutte le celebrazioni del Triduo pasquale le nostre chiese erano praticamente piene”, ha detto il cardinale Brenes durante l’omelia. L’arcivescovo ha aggiunto che i cattolici nicaraguensi hanno vissuto la Quaresima “con alti e bassi, ma alla fine siamo qui. Ho sentito la benedizione e la grazia del Signore, dato che nelle nostre celebrazioni principali la chiesa cattedrale era completamente piena”. Ciò è accaduto, particolarmente, per la Via Crucis del Venerdì Santo. Purtroppo, però, non sono cessate le repressioni durante la Settimana Santa. Secondo l’organizzazione “Monitoreo azul y blanco”, come riferisce il giornale indipendente “La Prensa”, in questi giorni sono state arrestate 21 persone, in gran parte fedeli che partecipavano ai riti religiosi. Inoltre, nel Paese si sarebbero verificati 71 incidenti in relazione alle celebrazioni, con numerosi assedi e intimidazioni della Polizia davanti alle chiese. Uno degli episodi più rilevanti è accaduto il Lunedì Santo a Nindirí, dove si è cercato di svolgere la cosiddetta “Processione del Cireneo”, che si tiene in onore dell’uomo che aiutò a portare la croce di Gesù Cristo sulla via del Calvario. La polizia nicaraguense ha impedito ai giovani, vestiti con i costumi dell’epoca di Gesù, di svolgere la processione; alcuni video mostrano 20 persone che corrono per le strade, alcune portando croci, inseguite dalla polizia. Tre di questi giovani sono stati infine arrestati.

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