Terra Santa: p. Patton (Custode) a Betlemme, “non lasciamoci manipolare da chi propone la scorciatoia della violenza come via alla libertà e alla salvezza”

Betlemme, prima Domenica di Avvento 2023 (Fto PGpo-Cts)

“Sobrietà, speranza e vigilanza”: sono i tre atteggiamenti suggeriti dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, per vivere l’Avvento di quest’anno. Celebrando, ieri nella chiesa di Santa Caterina a Betlemme, la messa della prima Domenica di Avvento, il Custode ha affermato che “tutto ci richiama alla sobrietà in questo tempo: il colore delle vesti liturgiche, che è il viola, poi la sobrietà del cibo per non offendere chi sta soffrendo la fame; anche la sobrietà nelle luminarie e negli addobbi in vista del Natale, come è stato richiesto e suggerito dai capi delle Chiese in solidarietà con tutti quelli che stanno soffrendo a causa della guerra in Palestina, a Gaza e in Israele ma anche in molte altre parti del mondo”. Da qui l’invito a “essere sobri in tutto: nelle parole, nei discorsi, nelle spese, nel cibo. Davanti alla sofferenza di tante persone è meglio essere sobri”. Il secondo atteggiamento da coltivare in questo momento è la speranza. “Siamo in mezzo a una guerra con tutti i pericoli e le incertezze che la guerra comporta – ha ricordato padre Patton – non c’è lavoro perché i pellegrini non possono venire in Terra Santa; ed è difficile anche solo passare da Betlemme a Gerusalemme. Abbiamo bisogno di speranza perché la realtà in cui ci troviamo ci fa temere per il futuro della nostra comunità e delle nostre famiglie. In un tempo liturgico che ci porta a celebrare Dio che si fa bambino vediamo la tristezza, la sofferenza e la morte di tanti bambini. Adesso siamo in mezzo a mille difficoltà e incertezze, ma siamo chiamati a fidarci di Dio e alla fine potremo dire: ‘Valeva la pena fidarsi di Gesù e delle sue promesse’”. Terzo e ultimo atteggiamento, quello della vigilanza: “Gesù ci invita a essere persone sveglie, consapevoli, che non si lasciano manipolare: in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo – ha rimarcato il Custode – è facile venire manipolati da coloro che presentano forme false e forme facili di salvezza. Dobbiamo evitare di lasciarci manipolare soprattutto da chi propone la scorciatoia della violenza come via alla libertà e alla salvezza. Viviamo perciò questo tempo nella sobrietà, nella speranza e nella vigilanza e un giorno – ha concluso – entreremo anche noi nell’eternità di Dio e nella gioia della comunione con Lui”. Le celebrazioni di inizio Avvento avevano preso il via sabato 2 dicembre, con l’ingresso solenne del Custode a Betlemme, la celebrazione dei primi vespri della domenica, con la processione nella Grotta della Natività dove padre Patton ha acceso la prima candela della corona di Avvento.

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