Papa Francesco: il 7 dicembre riceve la presidente del Movimento dei Focolari per l’80° di fondazione

Il 7 dicembre prossimo Papa Francesco riceverà in udienza la presidente del Movimento dei Focolari, Margaret Karram, insieme al copresidente, Jesús Morán, e al gruppo di responsabili del Movimento nel mondo. Alle 18 seguirà una celebrazione eucaristica presso la basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, presieduta dal card. Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Il 7 dicembre 1943 – si ricorda in una nota – segna la data di nascita ufficiale del Movimento dei Focolari, il giorno, cioè, in cui Chiara Lubich si è consacrata per sempre a Dio. Nasce 80 anni fa una piccola comunità che nella devastazione del secondo conflitto mondiale vuole ricomporre la pace e l’unità tra tutti e che ben presto si diffonderà nel mondo, inserendosi nella corrente dei nuovi carismi della Chiesa. Al cuore della spiritualità e dell’azione dei Focolari c’è il Vangelo, in particolare la preghiera di Gesù: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21). Oggi il Movimento è presente in 182 Paesi e ne fanno parte anche Cristiani di varie Chiese, fedeli di numerose religioni e persone senza un preciso riferimento religioso. “Essere ricevuti dal Santo Padre proprio il 7 dicembre 2023, ad ottant’anni esatti da quel primo ‘sì’ a Dio di Chiara Lubich, è per noi un dono straordinario e sorprendente”, spiega la presidente: “Vogliamo portare al Papa l’amore e l’affetto delle migliaia di persone che nel mondo vivono il Carisma dell’unità e rinnovare il nostro servizio alla Chiesa in questo cammino sinodale, in collaborazione con tanti altri che vogliono contribuire alla pace e all’amore per lenire le piaghe dell’umanità”. “Questa giornata – spiega ancora Margaret Karram – sarà a conclusione di un pellegrinaggio che abbiamo voluto fare in alcuni luoghi sacri e significativi ad Assisi, Loreto e Roma per ringraziare, chiedere perdono e ripartire con coraggio e speranza. Anche le comunità dei Focolari nel mondo vivranno questa ricorrenza con gli stessi sentimenti ed obiettivi, per essere testimoni di vicinanza con l’amore fraterno che supera ogni barriera e raggiunge ogni condizione umana”.

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