Don Bruno Cescon: Ungaro (Voce Isontina), “punto di riferimento per i presidenti della Fisc, viveva il territorio in maniera giornalisticamente coinvolgente”

“La sua capacità di lettura degli avvenimenti rappresentava davvero un unicum e nasceva dalla capacità di vivere il territorio in maniera giornalisticamente coinvolgente. Senza esagerare e senza timore di essere smentiti, possiamo davvero dire che ha interpretato nella maniera più completa quel dono della profezia a cui ogni credente è chiamato e che diviene consapevolezza che possiamo creare davvero un futuro ‘migliore’ grazie al nostro impegno ed al nostro coinvolgimento”. Così Mauro Ungaro, direttore della “Voce Isontina”, ricorda don Bruno Cescon, morto nella notte tra il 3 e 4 dicembre, direttore de “Il Popolo” di Pordenone dal 1996 al 2006. “Giornalista nato con la carta, di cui non mancava di sottolineare l’insostituibilità per un settimanale diocesano, ha sostenuto in tempi ‘non sospetti’ una presenza sul digitale anche per le nostre testate segnata da quella professionalità che evita l’improvvisazione e si nutre di una continua formazione”, prosegue Ungaro: “La Federazione gli è grata per una lunga presenza che l’ha visto, a più riprese, delegato del Triveneto, consigliere nazionale e vicepresidente nazionale: senza giungere a compromessi opportunistici aveva la capacità di essere sempre uomo del dialogo, smorzando con un sorriso ed una battuta i momenti di tensione e di difficoltà. E grazie a questo suo talento, è sempre stato davvero un punto di riferimento prezioso per i presidenti della Fisc con cui ha avuto modo di collaborare. La sua memoria resta davvero in benedizione per tutta la nostra Federazione”.

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