Cultura: Stresa, iniziati i Simposi Rosminiani con interventi di Buonomo e Lorizio

È iniziato ieri, martedì 23 agosto 2022, presso il Palazzo dei Congressi di Stresa, il ventiduesimo Corso dei Simposi Rosminiani dedicato al tema: “Antonio Rosmini e le ontologie contemporanee”. Il convegno si svilupperà in quattro giorni di studio e terminerà venerdì 26 agosto. Il corso si propone di sviluppare un confronto tra il pensiero di Rosmini e le ontologie contemporanee sia di ispirazione laica che religiosa. Ieri pomeriggio, dopo il saluto delle autorità, sono iniziati i lavori. Samuele Tadini e don Gianni Picenardi hanno presentato gli studi del direttore del Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa, don Umberto Muratore. L’approfondimento letto da Tadini ha messo in evidenza il nuovo interesse verso l’ontologia, le caratteristiche delle nuove ontologie in relazione al linguaggio e ai temi proposti e le relazioni tra tutto e le singole parti. Picenardi ha presentato Rosmini pensatore al vertice della visione culturale di un percorso che dalla ragione porta alla religione. Fede e ragione sono per il filosofo roveretano due ali verso la verità. È intervenuto anche Vincenzo Buonomo, rettore dell’Università Lateranense, che ha parlato del tema dei diritti fondamentali e la loro interpretazione odierna di stampo utilitaristico.
Questa mattina, mercoledì 25 agosto, sono continuati i lavori con la relazione di Giuseppe Lorizio che ha presentato la tematica: “Dio come Essere, Dio senza Essere, Dio oltre l’Essere. L’urgenza di de-nominare Dio”. Denominare Dio vuol dire vivere nel cielo della metafisica ed è una presa di posizione politica: continuare la propria missione nonostante tutto. Il relatore ha fatto riferimento a Dante, a Tommaso d’Aquino, a Marion e ha identificato il momento, ad Alessandria d’Egitto, in cui, nel passaggio dal testo ebraico al testo greco, il Dio Cristiano diventa anche Dio dei filosofi.
È seguita la relazione di Giulio Maspero che, trattando il tema: “Ontologie semantiche e ontologie sintattiche nel rapporto tra filosofia e teologia”, ha affermato che accettare i problemi posti dalla filosofia significa tenere aperte delle finestre sul mistero. Per il relatore siamo tutti teologi anonimi; la teologia cristiana, rispondendo ai problemi metafisici dell’uomo, ci aiuta a trovare una via per dare senso alla nostra vita. Dare una risposta significa unire e distinguere e quindi creare relazione e dare valore alla libertà.
I lavori continueranno nei prossimi giorni sempre presso il Palazzo dei Congressi di Stresa.

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