Pasqua: mons. Schillaci (Lamezia Terme), “è il giorno della resurrezione di Cristo che illumina la storia”

“Da cristiani camminiamo insieme nell’amore che vince tutto e nell’amore possiamo veramente dare speranza al mondo intero”. Questo l’augurio del vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, durante l’omelia della Domenica di Pasqua, ricordando il proverbio africano, ripreso nel 2018 in un tweet da Papa Francesco: “‘Vuoi vincere? Corri da solo. Vuoi andare più lontano? Cammina insieme’ Ed è quello – ha aggiunto il vescovo – che mi pare possiamo cogliere dal brano evangelico di oggi che è bellissimo”.
“Oggi – ha proseguito mons. Schillaci – abbiamo il problema dell’individualismo e Papa Francesco ci sta esortando ad uscire da questa logica. ‘C’è un virus più pericoloso che si chiama individualismo’ con cui mi affermo uccidendo, annientando gli altri. Auguro che possiamo veramente capire e comprendere che cosa significa quello che ci dice Papa Francesco. Camminare insieme con gioia alla luce di questo evento straordinario che fa il nostro essere, che è la nostra gioia, la nostra vita che è la speranza, il Cristo Risorto, il Vivente. Cristo ha vinto la morte. L’amore è più forte della morte. Se non ci fosse stato questo giorno, non avrebbe avuto alcun senso quello che stiamo facendo: la celebrazione eucaristica, il battesimo, la predicazione, la Chiesa, l’annuncio del Vangelo. È il giorno della resurrezione di Cristo che illumina tutti i giorni, che illumina la storia. Il Cristo vivente, il Risorto. La comunità cristiana prende consapevolezza di sé, a partire da questo avvenimento. È la resurrezione di Gesù che ci fa essere credenti. Se Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede. È la resurrezione di Gesù che ci fa capire, che ci fa comprendere fino in fondo chi siamo, dove andiamo”.
Nel corso dell’omelia, il vescovo ha fatto spesso riferimento ad Azzurra, una bambina che ha ricevuto il Battesimo: “Stamattina – ha detto – in modo particolare chiediamo questo dono per Azzurra che riceve questa luce, riceve questa forza, riceve il germe, il dono dello Spirito. Con il battesimo entra a far parete di una comunità, entra a far parte della Chiesa che è comunione, partecipazione, missione. Entra a far parte del corpo ecclesiale”.

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