“Intensifichiamo i nostri sforzi per promuovere i contenuti del documento, in modo di aiutarci a costruire un modo più pacifico”. È l’appello lanciato da mons. Edgar Peña Parra, sostituto della sezione della Segreteria di Stato per gli Affari generali, intervenuto alla cerimonia di apertura della nunziatura apostolica negli Emirati Arabi Uniti, in corso ad Abu Dhabi. Il riferimento è al Documento sulla Fratellanza Umana, firmato tre anni fa a quattro mani proprio ad Abu Dhabi dal Papa e dal Grande Imam di Al-Azhar e nel quale si mettono in evidenza “gli elementi che uniscono i musulmani e i cristiani, basati sul credo condiviso in Dio Creatore di tutte le cose”. Di qui “l’invito per tutti i credenti a vivere nella fraternità con tutti i popoli indipendentemente da razza, religione o credo e a salvaguardare la creazione, la nostra casa comune”. “Contrariamente ad ogni distorsione o manipolazione della religione – osserva Pena Parra – la risposta a questa chiamata non può essere altro che scegliere la via del dialogo, che conduce ad una migliore comprensione e cooperazione reciproca”. L’auspicio del sostituto è che il Documento sulla fratellanza umana possa essere “il riferimento per approfondire le nostre relazioni diplomatiche”, in un momento in cui “continuiamo a vedere le conseguenze negative della sostituzione delle verità trascendenti sulla persona umana e la creazione con valori puramente superficiali e materialistici”.