Diocesi: Ferrara, il 28 ottobre la cattedrale riapre le porte per la mostra che ne illustrerà il cantiere ancora in corso

Dopo oltre tre anni dalla chiusura, venerdì 28 ottobre a partire dalle ore 9, la cattedrale di Ferrara tornerà a spalancare le sue porte ai fedeli e ai visitatori grazie all’allestimento di una grande mostra multimediale “Il cantiere della cattedrale”, che occupando l’intera navata centrale e sviluppandosi tangente all’area del cantiere stesso, illustrerà attraverso l’ausilio di pannelli fotografici, totem interattivi e video, le operazioni di restauro e recupero degli otto pilastri portanti dell’edificio, che nel corso dei lavori operati dalla ditta “Leonardo”, hanno portato alla luce straordinarie figure di un medioevo che si credeva inesorabilmente perduto. Attraverso la sinergia tra l’Ufficio comunicazioni sociali e l’Ufficio tecnico amministrativo, l’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e il Capitolo della cattedrale hanno finalmente la possibilità di restituire alla città il suo “cuore spirituale”. La concretizzazione del progetto è stata possibile grazie anche al contributo fondamentale del Comune di Ferrara, Ferrara Arte e al Trust Negri-Malacarne. Si è potuto creare un percorso di conoscenza adatto a tutti, ferraresi e turisti.
L’inaugurazione del percorso espositivo vedrà un’anteprima dedicata alla stampa e alle autorità giovedì 27 ottobre alle 10 in cattedrale, alla presenza dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, di Alessandra Quarto, dirigente Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e di Corrado Azzolini, direttore del Segretariato regionale del ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna. Il 28 ottobre dalle ore 9, porte aperte a tutti coloro che vorranno visitare la mostra (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) o fermarsi in preghiera davanti all’altare della Madonna delle Grazie, unico accessibile al pubblico, mentre tutto il resto del duomo resterà ancora cantiere. Permane quindi l’impossibilità delle celebrazioni delle messe che continueranno ad aver luogo nella basilica di San Francesco.

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