G20: Draghi, “ci sono state delle enormi disuguaglianze in termini di accesso ai vaccini”

“Questo incontro si sta svolgendo in un momento cruciale per le relazioni tra l’Africa ed il resto del mondo”. Lo ha detto oggi pomeriggio il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, nel suo intervento in videocollegamento alla Conferenza del G20 Compact with Africa.
“In molte economie avanzate la pandemia è sempre più sotto controllo, ma purtroppo non è così nei Paesi più poveri del mondo”, ha osservato il premier, ammettendo che “ci sono state delle enormi disuguaglianze in termini di accesso ai vaccini. Nei Paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito tale cifra è solo pari all’1,4%”. E, ha aggiunto, “la ripresa globale è caratterizzata dalle stesse disparità. Lo spazio fiscale necessario per mitigare lo shock pandemico non è stato uguale per tutti i governi. Le economie avanzate hanno speso il 28 per cento del proprio prodotto interno lordo del 2020 per restituire impulso alla crescita. Nelle economie emergenti e in quelle a basso reddito è stato speso rispettivamente solo il 7 ed il 2 per cento”. A causa di tali divari “si sono ampliate le disparità a livello globale e, per tutti noi, il compito di porre fine alla pandemia è diventato ancora più difficile”. Di qui l’appello: “Dobbiamo fare di più – molto di più – per aiutare i Paesi più bisognosi”.
Draghi ha, quindi, ricordato: “La distribuzione equa di vaccini sicuri ed accessibili viene sostenuta dai Paesi del G20 attraverso iniziative quali la Covax Facility e l’unità operativa per l’acquisto di vaccini per l’Africa, denominata ‘Africa Vaccine Acquisition Task Team’ (ovvero ‘Avatt’)”. Ad oggi “la Covax ha spedito in tutto il mondo quasi 210 milioni di vaccini. È inoltre prevista una distribuzione di 400 milioni di vaccini in tutta l’Africa da parte dell’Avatt. Queste cifre devono rappresentare solo l’inizio”.

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