Meeting Rimini: Paltrinieri (olimpionico) e Pessina (calciatore), “pandemia ci ha segnato e ci ha insegnato che c’è dell’altro di più importante nella vita”.

(Da Rimini) “È sempre contro te stesso che devi combattere. Sarei tornato a casa da Tokyo contento solo se avessi dato tutto me stesso, fino in fondo”. L’ha detto Gregorio Paltrinieri oggi pomeriggio alla 42ª edizione del Meeting di Rimini che si è aperto questa mattina, durante la tavola rotonda su “Il coraggio della sfida. Andare oltre i limiti” che ha appassionato i moltissimi giovani presenti. Paltrinieri, che si è portato a casa una medaglia d’argento e una di bronzo alla sua quarta partecipazione e un mese dopo aver contratto una mononucleosi che pareva precludergli ogni sogno di successo, ha ricordato che per un nuotatore l’Olimpiade rappresenta un punto di arrivo. “E – ha aggiunto – ognuno spera di arrivarci al meglio della condizione. Poi, invece, bisogna adattarsi alla situazione, perché non tutto può andare alla perfezione”. “Non ho vinto ori – ha proseguito Paltrinieri –, non ce l’ho fatta, ma sono ugualmente molto orgoglioso di quanto ho ottenuto. Questa Olimpiade mi ha cambiato”. E in merito al binomio sport e studi universitari ha detto che costituisce un obiettivo importante “perché la vita non è solo nuoto”. Poi la promessa al popolo del Meeting: “Verrò l’anno prossimo in presenza” suggellata da un lungo applauso. In collegamento registrato è stato presente anche il neo campione d’Europa con la Nazionale di calcio Matteo Pessina. Sul tema del talento e dell’impegno personale e dello studio oltre il pallone, il calciatore dell’Atalanta ha affermato che “lo studio mi permette di capire che c’è dell’altro rispetto al calcio. Sto cercando di creare il mio futuro fin da adesso. La pandemia ci ha segnato e ci ha insegnato che c’è dell’altro di più importante nella vita”.

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