Diocesi: mons. Orofino (Tursi), “sant’Andrea Avellino è un esempio per l’oggi di mediazione culturale e presenza sociale”

Si aprono oggi nella diocesi di Tursi-Lagonegro le celebrazioni per il quinto centenario dalla nascita di sant’Andrea Avellino, nato a Castronuovo (Pz) ed entrato poi a Napoli nell’ordine dei teatini. Il vescovo, mons. Vincenzo Orofino, in un messaggio alla diocesi, indice “un anno dedicato all’approfondimento della sua vita, della sua testimonianza e del suo insegnamento – scrive –. Ci vogliamo mettere alla scuola di questo figlio eletto della nostra amata comunità, sacerdote santo che ha preso sul serio Gesù Cristo e il suo messaggio”. Rispetto ai risvolti della ricorrenza sulla vita pastorale diocesana, il vescovo di Tursi sottolinea: “nel contesto del Cammino sinodale indicato alla Chiesa da Papa Francesco e in preparazione alla mia visita pastorale alla diocesi, siamo chiamati a riprendere e incarnare la testimonianza evangelica di sant’Andrea Avellino nella sua multiforme espressione: riflessione antropologica, cammino spirituale, azione pastorale, opera educativa, mediazione culturale, presenza sociale”. “La testimonianza di fede di sant’Andrea Avellino deve provocare il nostro cuore e interpellare la nostra intelligenza per essere in questo contesto storico testimoni credibili del Signore”, aggiunge. Mons. Orofino, nell’annunciare una serie di eventi liturgici e culturali per i prossimi mesi e che fino al 20 agosto 2022, visitando la chiesa di Santa Maria della Neve a Castronuovo, si potrà ottenere l’indulgenza plenaria, si augura di poter accogliere in diocesi le spoglie mortali del santo, traslate per l’occasione dalla chiesa di San Paolo Maggiore a Napoli.

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